Le origini del palazzo, legate al cardinale Pietro Barbo, poi papa Paolo II
I lavori di costruzione proseguono con il cardinale Marco Barbo: il palazzo diventa una delle meraviglie di Roma, visitata da turisti e diplomatici, artisti e letterati
La magnificenza del palazzo di San Marco e la sua posizione privilegiata attraggono l’attenzione dei pontefici, che ne fanno la propria roccaforte nel cuore della città
Il passaggio di una parte dell’edificio alla Repubblica di Venezia produce un netto cambiamento nel palazzo, che allora diviene anche un’importante sede diplomatica
La fine della Repubblica di Venezia apre per l’edificio una nuova fase: il palazzo, fatto salvo il periodo rivoluzionario, diventa per oltre un secolo la sede degli ambasciatori dell’Impero Austro-Ungarico
Nel corso del primo conflitto mondiale il palazzo passa al Regno d’Italia. Si apre allora un nuovo capitolo, nel segno del museo
La bellezza e la maestà di Palazzo Venezia, unita alla forte valenza patriottica acquisita durante il primo conflitto mondiale, catturarono l’attenzione di Benito Mussolini, il quale lo trasformò in un elemento essenziale della sua propaganda
All’indomani del conflitto Palazzo Venezia si immerge nuovamente nell’arte: una serie di esposizioni, il museo e il reinsediamento degli uffici della tutela segnano una strada nuova, che l’allontana definitivamente dalla diplomazia e dalla politica attive
Il recupero del giardino e di altri spazi dell’edificio