Il VIVE – Vittoriano e Palazzo Venezia, diretto da Edith Gabrielli, dal 26 ottobre 2023 all'1 maggio 2024 ospita al Vittoriano, nella Sala Zanardelli, “La Dea Roma e l’Altare della Patria. Angelo Zanelli e l’invenzione dei simboli dell’Italia unita”. Dal concorso del 1908, all'inserimento della Tomba del Milite Ignoto nel 1921, fino all'installazione della statua della Dea Roma nel 1925, vero e proprio focus dell’esposizione, la mostra si sofferma sulle vicende storiche che hanno portato alla realizzazione dell’Altare della Patria e sul percorso artistico dello scultore lombardo Angelo Zanelli (1879-1942), ideatore della sua decorazione, proponendo una riflessione sull’importanza avuta dal monumento, emblema dell’Italia unita, nel plasmare la simbologia e l’immaginario di un’intera nazione.
La Dea Roma e l'Altare della Patria.
Angelo Zanelli e l'invenzione dei simboli dell'Italia unita
Dal 26 ottobre al Vittoriano, Sala Zanardelli
“La Dea Roma e l’Altare della Patria” vuole anche celebrare il termine della campagna di restauro del fregio realizzato da Zanelli, iniziata lo scorso marzo in coerenza con il progetto di valorizzazione della zona centrale del Vittoriano. Per questo, al termine del percorso espositivo, una sala immersiva permetterà di entrare letteralmente nel fregio, osservandolo in ogni suo minimo dettaglio.
La mostra è curata dal professor Valerio Terraroli (Università degli Studi di Verona), uno dei maggiori specialisti dell’arte italiana tra Otto e Novecento, in collaborazione con Fondazione Brescia Musei e d'intesa con l’Archivio Centrale dello Stato e la Soprintendenza speciale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma.
Da marzo a ottobre 2023, il capolavoro di Angelo Zanelli è stato un cantiere aperto sotto gli occhi dei visitatori e dei cittadini. Il restauro, condotto da Susanna Sarmati sotto la direzione di Edith Gabrielli, ha restituito la piena fruibilità del monumento. Qui una prima selezione di scatti del fregio, realizzati dal fotografo Mauro Magliani, ultimata la campagna di restauro.
Un altro importante intervento è stato il restauro di 44 gessi provenienti dalla Gipsoteca del Vittoriano. Il restauro, diretto da Edith Gabrielli e condotto da Luca Pantone, ha permesso di mostrare per la prima volta al pubblico una selezione di opere provenienti dalle collezioni del VIVE e collegate, direttamente o indirettamente, all’Altare della Patria.