Terminato lo smontaggio dei ponteggi dell’Altare della Patria, il monumento torna visibile agli occhi delle migliaia di persone che ogni giorno visitano il monumento a Vittorio Emanuele II e attraversano la centrale piazza Venezia.
La lunga campagna di restauro, iniziata a marzo, ha perseguito tre obiettivi fondamentali: la conservazione materiale dell’opera, che a ventitré anni dall’ultimo restauro versava in condizioni critiche a causa dell’esposizione agli agenti atmosferici e dell’inquinamento; la restituzione della leggibilità al fregio di Zanelli e l’acquisizione di conoscenze sulle modalità di esecuzione dell’opera.
Per celebrare la conclusione dei lavori il 26 ottobre verrà aperta al pubblico la mostra “La Dea Roma e l’Altare della Patria. Angelo Zanelli e l’invenzione dei simboli dell’Italia unita”, nella Sala Zanardelli del Vittoriano.
Nel percorso di visita saranno esposti al pubblico per la prima volta una selezione di gessi provenienti dalla Gipsoteca del Vittoriano e opere giunte in prestito da collezionisti privati e da altre istituzioni museali, come la Fondazione Brescia Musei.
La mostra, curata dal professor Valerio Terraroli, consente di ripercorrere per intero la vicenda del celebre monumento, incrociando gli esiti delle ricerche documentarie con le novità emerse dal restauro. Il percorso include una sala immersiva che permette al visitatore di vivere un’esperienza coinvolgente entrando sia nella cerimonia di inaugurazione del Vittoriano nel 1911, sia nello stesso fregio di Zanelli.
La mostra è a ingresso libero e resterà aperta fino al 25 febbraio. Per maggiori informazioni clicca qui