Mercoledì 13 e giovedì 14 novembre si è tenuto a Palazzo Venezia, presso la Sala del Refettorio, il secondo appuntamento del Convegno internazionale Giorgio Vasari e le vie della Maniera tra terre piemontesi e Roma, a seguito del primo appuntamento organizzato al Seminario arcivescovile di Torino gli scorsi 11 e 12 settembre.
Il Convegno – organizzato in collaborazione con il Dipartimento di Studi Storici dell’Università degli Studi di Torino e con il Dipartimento di Studi letterari, filosofici e Storia dell’arte dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” – è stato introdotto dalla Direttrice del VIVE Edith Gabrielli, da Barbara Agosti, professoressa ordinaria di storia dell’arte moderna presso l’Università di Roma Tor Vergata, e da Maria Beltramini, professoressa di Storia dell'architettura dell’Università di Torino.
La scelta di Palazzo Venezia è strettamente connessa al profondo legame tra il Palazzo e Vasari. Qui sono esposte due opere dell’artista: il soffitto proveniente dal palazzo romano di Bindo Altoviti, e una Madonna con il Bambino e San Giovannino, in comodato da collezione privata, recentemente oggetto di studio e indagini diagnostiche.
A Palazzo Venezia si trovano anche il rilievo Cena in casa del Fariseo, parte della grande macchina ideata da Vasari, che ornava originariamente l’altare maggiore della basilica di Santa Croce a Bosco Marengo, e il busto-ritratto di papa Pio V, che commissionò proprio all’aretino la realizzazione del complesso monumentale nei pressi di Alessandria.
Si è tenuto il Convegno internazionale “Giorgio Vasari e le vie della Maniera tra terre piemontesi e Roma”
A Palazzo Venezia si è tenuto il secondo appuntamento del Convegno internazionale “Giorgio Vasari e le vie della Maniera tra terre piemontesi e Roma”, a seguito del primo appuntamento organizzato al Seminario arcivescovile di Torino.