«Sulla superficie del fregio abbiamo notato la presenza di scialbi bianchi che ipotizziamo essere o di restauro o originali oppure percolazioni di carbonato di calcio provenienti dal marmo botticino» spiega la restauratrice Susanna Sarmati. «Per individuare la composizione di questi scialbi verranno fatti dei prelievi in diversi punti del fregio. I prelievi verranno individuati nelle zone dove lo scialbo è più compatto, verranno segnati con un’etichetta e poi fotografati. Dopodiché si prenderà un po’ di materiale che, inserito in contenitore sterile, verrà consegnato al laboratorio».