Un museo per il nuovo millennio
Riaperto nel 2000 e riallestito nel 2011 il Museo è oggi affidato al Vittoriano e Palazzo Venezia
Fra il 2000 e il 2001, in linea con il rilancio dell’intero Vittoriano promosso da Carlo Azeglio Ciampi (1920-2016), Giuseppe Talamo (1925-2010), Presidente dell’Istituto per la Storia del Risorgimento italiano, dettò una nuova linea museologica. Questa linea previde una chiara suddivisione fra l’Ala Fori Imperiali e gli “ambienti dello stilobate”: l’una accolse da allora esposizioni temporanee, per lo più di tema artistico, gli altri il percorso stabile del museo.
L’allestimento odierno del Museo risale al 2011, ovvero al 150° anniversario dell’Unità d’Italia. L’idea-guida consistette – e consiste tuttora – nell’unire le singole tappe del Risorgimento al profilo biografico di alcuni suoi protagonisti. Dal dicembre 2020 il Museo è assegnato al Vittoriano e Palazzo Venezia (VIVE). La nuova gestione ha provveduto fra l’altro a restituirne al pubblico gli spazi, che erano stati nuovamente chiusi nel 2019.