L’iconografia: Garibaldi e il Risorgimento

Lo scudo di Antonio Ximenes rappresenta un significativo esempio di arte celebrativa tardo ottocentesca. L’opera è stata realizzata non solo per commemorare il generale italiano ma anche per celebrare i volontari che presero parte alla spedizione dei Mille e i principali comuni siciliani che contribuirono alla riuscita della missione contro il governo borbonico.
La ripresa del modello dello scudo da parata è il punto di partenza per la realizzazione di un’opera che si contraddistingue per un ricco spirito eclettico e storicista.

L’elaborata iconografia prevede come punto focale l’esaltazione dell’immagine di Garibaldi, il cui volto è collocato al centro e da cui si irradiano otto raggi contenenti figure allegoriche. 

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Il repertorio simbolico che richiama le città chiave della campagna siciliana è molto ricco: Calatafimi, sede del primo scontro; Marsala, punto dello sbarco; Milazzo, teatro della battaglia del 20 luglio; e Palermo, centro dell’insurrezione vittoriosa. Sopra lo stemma di Marsala è inciso il motto “Italia e Vittorio Emanuele”, richiamo diretto alla proclamazione di Garibaldi a Salemi.

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Nell’insieme, l’opera riflette lo stile celebrativo tardo ottocentesco, ricco di riferimenti storici e formali appartenenti a epoche differenti, dal mondo classico al gusto rocaille, unito al realismo del ritratto centrale.