La medaglia

La medaglia (diam. 11,1 cm; Cat.2936) mostra al diritto l’elegante ritratto di Faustina Maggiore, moglie dell’imperatore romano Antonino Pio, e al rovescio la simbolica raffigurazione del felice matrimonio fra i due: Faustina è seduta su una sella pieghevole e, con entrambe le mani, tiene la destra di Antonino Pio. Lui, seduto di fronte, la guarda.

Attorno alla metà del Quattrocento, la febbre antiquaria portò gli artisti a realizzare manufatti ispirati alle antichità classiche, molti ambiti dai collezionisti. Una tra le figure che ebbe maggiore fortuna fu proprio quella di Faustina Maggiore, emblema di rettitudine e fedeltà coniugale.

Proprio a questo momento si lega, infatti, la creazione della grande medaglia in bronzo da parte di uno scultore inizialmente denominato “Maestro degli imperatori romani” (in virtù della sua produzione medaglistica legata al mondo classico), che tuttavia negli anni Settanta del secolo scorso fu riconosciuto nel fiorentino Antonio Averlino, detto Filarete. L’artista, estremamente abile nella lavorazione del bronzo, nel 1445 si trovava a Roma, dove aveva appena terminato di fondere la porta bronzea centrale della Basilica di San Pietro. 

Fu proprio grazie all’affinità stilistica tra alcuni particolari degli imponenti battenti vaticani e le medaglie con le effigi antiche che tutto il nucleo di medaglioni dedicati a personaggi della storia romana, tra cui la delicata raffigurazione dell’imperatrice Faustina Maggiore, fu attribuito a Filarete. La cura filologica di tali dettagli testimonia infatti il suo meticoloso esercizio sulla scultura e la medaglistica antiche.

Questo esemplare è parte di un nucleo di opere, principalmente costituito da medaglie moderne e sigilli, appartenenti alla Biblioteca Casanatense di Roma e, sin dal 1930, in deposito presso Palazzo Venezia.

Per saperne di più, leggi la scheda completa redatta da Giulia Zaccariotto con il coordinamento di Barbara Agosti.