La direttrice del VIVE Edith Gabrielli ha partecipato al documentario “L’Arte della guerra” di Marco Spagnoli e Tiziana Lupi, prodotto da Art Film Kairos in collaborazione con Rai Documentari. Il cortometraggio sarà trasmesso su Rai 3, in prima serata, venerdì 24 febbraio alle 21.25.
Girato tra Ucraina e Italia (Palazzo Venezia e Vittoriano, Abbazia di Montecassino, Museo Egizio di Torino), il documentario ha seguito il lavoro di chi, all’indomani dello scoppio della guerra, si è subito adoperato per la messa in sicurezza delle opere d’arte.
«Il patrimonio artistico non si può semplicemente risolvere in una serie di oggetti, è la testimonianza tangibile, e forse più alta, della cultura di un popolo. Perché impossessarsi delle opere d’arte del proprio nemico significa impossessarsi dell’anima di quel popolo. Se consideriamo questo, ci rendiamo conto che non basta conservarlo materialmente e quindi ricoverarlo in un deposito, ma dobbiamo farlo parlare e l’unico modo di farlo parlare è farlo fruire» ha dichiarato Edith Gabrielli, direttrice del VIVE. «Capire che cosa significa veramente arte e cultura è un antidoto per le guerre molto più forte di qualsiasi altra cosa. Il mio auspicio è che l'arte non debba più essere salvata, ma che l’arte ci salvi».
Insieme a Edith Gabrielli, per “L’Arte della guerra” sono stati coinvolti Christian Greco direttore del Museo Egizio di Torino, Paolo Coen, ordinario di Storia della critica d’arte dell’Università di Teramo, Teresa Calvano, storica dell’arte, Micol Forti direttrice della Collezione d'Arte Contemporanea dei Musei Vaticani, Nadiya Biriyk, direttrice del museo di Ivankiv, Igor Poshyvailo direttore del Maidan Museum, Volodymyr Sheiko, Direttore Generale dell’Ukrainian Institute.