Giusi Alessio è referente per la cultura dell’Ufficio di Gabinetto della Regione Lazio.
Laureata in Scienze della Comunicazione, è stata dal 2005 al 2018 responsabile dell’Ufficio Stampa di Zètema, la società strumentale di Roma Capitale che si occupa della valorizzazione dei beni culturali: in questa veste ha seguito tra l’altro le attività del Sistema Musei Civici di Roma, della Casa del Cinema, eventi complessi come l’Estate Romana e il Viaggio nei Fori di Piero Angelo e Paco Lanciano e una ampia serie di mostre.
Il Comitato Scientifico
Silvia Ginzburg è professore ordinario di Storia dell’arte moderna presso l’Università degli Studi di Roma Tre.
I suoi interessi di studio si concentrano prevalentemente sul rapporto tra fonti scritte e documenti figurativi; sugli sviluppi stilistici nella pittura del Cinquecento e del Seicento; sulla formazione dell’idea della scuola romana nel Seicento.
È autrice di contributi fondamentali sulla figura di Giovan Battista Agucchi; sull’attività romana di Annibale Carracci, in particolare sul Camerino e sulla Galleria Farnese; sulla pittura di paesaggio nel Seicento italiano, con particolare attenzione a Poussin e ai suoi rapporti con la cultura prospettica francese; sulla genesi della prima edizione delle Vite di Vasari; sulla scuola di Raffaello (Perino, Polidoro); sulla posizione di Pietro Bembo nella storia della cultura figurativa del Cinquecento.
Carmine Pinto è professore ordinario di Storia Contemporanea presso l’Università degli Studi di Salerno e direttore dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano.
Ha lavorato sui sistemi politici del Novecento, pubblicando alcuni volumi sulla crisi dei partiti dell’Italia repubblicana, sulle pratiche politiche e le logiche istituzionali dei grandi partiti di massa, sulla costruzione dei gruppi dirigenti territoriali.
Attualmente si occupa di guerre civili e movimenti nazionali nel XIX secolo. Le linee di ricerca più recenti si concentrano sulle forme di mobilitazione e violenza politica nelle antiche monarchie del Mediterraneo e nello spazio atlantico. Studia la crisi dello spazio borbonico, lo sviluppo di progetti statuali, la creazione di comunità politiche e le guerre civili conseguenti all’interno di una prospettiva comparata del nazionalismo del XIX secolo.