Testa di Cristo
Guido di Pietro detto Beato Angelico 1445-1450?
Questa monumentale testa di Cristo è un frammento di un affresco ritrovato nel 1920 e di cui non si conosce con certezza la provenienza originaria. L'opera è discussa tra la mano di Beato Angelico e quella del suo discepolo Benozzo Gozzoli.
Questa monumentale testa di Cristo è un frammento di un affresco ritrovato nel 1920 e di cui non si conosce con certezza la provenienza originaria. L'opera è discussa tra la mano di Beato Angelico e quella del suo discepolo Benozzo Gozzoli.
Dettagli dell’opera
Scheda di catalogo
Questo frammento di affresco, che mostra il volto di Cristo con il nimbo crucisignato, e il profilo delle spalle, fu ritrovato nel 1920 da Roberto Papini in un armadio del monastero, già allora disabitato, di Santa Chiara a Priverno (già Piperno) in provincia di Latina. La sua provenienza precedente è ignota, benché Angelini (1987) abbia proposto di individuarne il luogo d'origine nella stessa Priverno. Il pezzo staccato fu subito trasportato a Palazzo Venezia e sottoposto a un primo restauro (il secondo è del 1973). Nel 1921 Papini avanzò per la prima volta un'attribuzione a Benozzo Gozzoli, condivisa da Hoogewerff (1930), Lagaisse (1934), Padoa Rizzo (1972) e Cole Ahl (1996). Nonostante ciò, Santangelo (1948) fu il primo a giudicare il frammento molto vicino a Beato Angelico (1387-1455), pur accogliendo in maniera dubitativa l'attribuzione a Gozzoli. Alcuni decenni dopo, fu Boskovits (1995) a riferire l’opera con convinzione alla mano di quest'ultimo, situandola intorno alla metà del Quattrocento, e a ipotizzarne la provenienza dal ciclo decorativo realizzato da Beato Angelico nella cappella del Sacramento in Vaticano, distrutta sotto Paolo III. Sebbene si tratti di un frammento di piccole dimensioni, ancora si percepiscono i caratteri raffinati tipici della pittura ad affresco di Beato Angelico, come quelli ad esempio nella Cappella Niccolina in Vaticano. Secondo Boskovits, la luce chiara e tersa che modella la testa di Cristo, la sinteticità e le pennellate sottili con cui costruisce il volume della testa, la massa dei capelli e la peluria della barba sono tratti che testimoniano l'autografia de maestro fiorentino. Tale interpretazione è stata condivisa dalla maggioranza dagli studiosi successivi (Spike 1996, pp. 74, 265; Cornini 2008, pp. 180-181, 193; Sconci 2008, p. 214). Carl Brandon Strehlke accetta l'ipotesi dell’appartenenza del frammento al programma iconografico della distrutta cappella vaticana, ma ritiene che il Cristo possa essere stato dipinto dall’assistente di Angelico, Benozzo Gozzoli, documentato a Roma nel maggio di 1447 (Strehlke 2005, pp. 203-204).
Alexandre Vico
Stato di conservazione
Discreto.
Provenienza
Priverno, monastero di Santa Chiara;
Roma, Museo Nazionale di Palazzo Venezia, post 1920.
Bibliografia
Papini Roberto, Due opere di Benozzo Gozzoli, in «Bolletino d’arte», 1921, pp. 36-38;
Contaldi Elena, Benozzo Gozzoli, Milano 1928, pp. 22-23, 124;
Van Marle Raimond, The Development of Italian Schools of Painting, The Hague 1929, XI, p. 144;
Hoogewerff Goffredo, Benozzo Gozzoli, Paris, 1930, pp. 22-23;
Berenson Bernard, Italian Pictures of the Renaissance, Oxford 1932, p. 264;
Lagaisse Marcel, Benozzo Gozzoli, les traditions trecentistes et les tendances nouvelles chez un peintre florentin du '400, Paris 1934, p. 33;
Berenson Bernard, Pitture italiane del Rinascimento, Milano 1936, p. 227;
Hermanin Federico, Il palazzo Venezia, Roma 1948, p. 213;
Santangelo Antonino (a cura di), Museo di Palazzo Venezia. Catalogo. 1. Dipinti, Roma 1947;
Zeri Federico (a cura di), Catalogo del Gabinetto Fotografico Nazionale. 3. I dipinti del Museo di Palazzo Venezia in Roma, Roma 1955, pp. 7, 15, n. 58;
Padoa Rizzo Anna, Benozzo Gozzoli: pittore fiorentino, Firenze 1972, pp. 50, 119;
Bolaffi Giulio, Gozzoli, Benozzo di Lese, in Dizionario Enciclopedico Bolaffi dei pittori e degli incisori italiani, VI, Torino 1974, p. 124;
Padoa Rizzo Anna, Benozzo Gozzoli: catalogo completo dei dipinti, Firenze 1992, p. 58;
Angelini Edmondo, Un dipinto a Priverno: ipotesi di attribuzione a Benozzo Gozzoli, in «Bollettino dell’Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridionale», XII, 1987, pp. 207-210;
Boskovits Miklós, Attorno a Tondo Cook: precisazioni su Filippo Lippi e altri, in «Mitteilungen des Kunsthistorischen Institutes in Florenz», 39, 1995, 1, pp. 32-68;
Cole Ahl Diane, Benozzo Gozzoli, New Haven-London 1996, pp. 250-251, n. 66;
Spike John T., Fra Angelico, Milano 1996, pp. 74, nota 229; 265, n. 144;
Cavallaro Cianfarini Anna, La pittura rinascimentale a Roma da Martino V ad Alessandro VI (1420-1503), Roma 2000-2001, pp. 31-41;
Boskovits Miklós, Il Beato Angelico e Benozzo Gozzoli: problemi ancora aperti, in Toscano Bruno, Capitelli Giovanna (a cura di), Benozzo Gozzoli: allievo a Roma, maestro in Umbria, Milano 2002, p. 44;
Boskovits Miklós, La bottega del Beato Angelico tra Firenze e Roma, e la formazione di Benozzo Gozzoli, in Toscano Bruno, Capitelli Giovanna (a cura di), Benozzo Gozzoli: allievo a Roma, maestro in Umbria, Milano 2002, pp- 138-139;
Boskovits Miklós, Beato Angelico. Volto di Cristo, in Toscano Bruno, Capitelli Giovanna (a cura di), Benozzo Gozzoli: allievo a Roma, maestro in Umbria, Milano 2002, pp. 174-175, n. 11;
De Simone Gerardo, L’ultimo Angelico. Le Meditationes del cardinal Torquemada e il ciclo perduto nel chiostro di S. Maria sopra Minerva, in «Ricerche di storia dell’arte», 76, 2002, p. 64;
Strehlke Carl Brandon, Fra Angelico: A Florentine Painter, in Kanter Laurence, Palladino Pia (a cura di), Fra Angelico, catalogo della mostra (New York, The Metropolitan Museum of Art, 26 ottobre 2005-29 gennaio 2006), New Haven-London 2005, pp. 203-204;
Cornini Guido, Fra Angelico e le Fiandre: aspetti e interpretazioni di una congiura artistica europea, in Zuccari Alessandro (a cura di), Angelicus pictor: ricerce e interpretazioni sul Beato Angelico, Milano 2008, pp. 180-181, 193, nota 129;
De Simone Gerardo, L’Angelico di Pisa. Ricerche e ipotesi intorno al Redentore benedicente del Museo Nazionale di San Matteo, in «Polittico», 5, 2008, p. 16;
Sconci Maria Selene, Beato Angelico. Volto di Cristo, in Bernardini Bussagli (a cura di), Il '400 a Roma. La rinascita delle arti da Donatello a Perugino, catalogo della mostra (Roma, Museo del Corso, 29 aprile-7 settembre 2008), Milano 2008, vol. II, p. 214, n. 125;
Pupillo Marco, Volto di Cristo, in Zuccari Alessandro, Morello Giovanni, Simone Gerardo (a cura di), Fra Angelico. L’alba del Rinascimento, catalogo della mostra (Roma, Musei Capitolini, 8 aprile-5 luglio 2009), Milano 2009, pp. 208-209, n. 26;
Strehlke Carl B. (a cura di), Fra Angelico and the Rise of the Florentine Renaissance, catalogo della mostra (Madrid, Museo Nacional del Prado, 28 maggio-15 settembre 2019), London 2019.