Fondo Alfredo Dusmet

La raccolta di libri, disegni e stampe un ricco e colto collezionista di origini francesi, vissuto a Roma nel corso del XX secolo 

Nato a Parigi, Alfredo Dusmet de Smours (1879-1964) proveniva da una nobile famiglia originaria della Baviera, passata nelle Fiandre e infine giunta in Italia con i Borboni, dove si era distribuita fra Sicilia, Napoli e Roma. Alfredo, che fu insignito del titolo di cavaliere del S.M.O. di Malta e dei SS. Maurizio e Lazzaro, sposò nel 1904 Edith Oliver, di origine americana, grande ammiratrice delle tradizioni artistiche italiane e autrice fra l’altro di un romanzo sull’antica Etruria, dal titolo Celnea

Ritratto della marchesa Edith Oliver Dusmet in un dipinto di Vittorio Corcos, conservato presso la Galleria Nazionale d'Arte Antica di Palazzo Barberini

Ritratto della marchesa Edith Oliver Dusmet in un dipinto di Vittorio Corcos, conservato presso la Galleria Nazionale d'Arte Antica di Palazzo Barberini

I coniugi Dusmet abitavano a Roma in una villa di via Abruzzi, nel quartiere Ludovisi, oggi non più esistente. Qui essi collezionavano oggetti antichi di notevole interesse artistico: la loro raccolta comprendeva dipinti, sculture, arazzi di Bruxelles del diciassettesimo secolo, porcellane cinesi.

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Interni delle grandi sale decorate sontuosamente di Villa Dusmet

Interni delle grandi sale decorate sontuosamente di Villa Dusmet

Fondo Alfredo Dusmet

La raccolta d’arte, che occupava buona parte degli interni della villa, fu in parte battuta all’asta nel 1955; una cospicua parte venne lasciata da Edith con disposizione testamentaria alla Galleria Nazionale d’Arte Antica di Roma.

Giuditta e Oloferne in un dipinto di Francesco Furini del 1630-1635, provenienza collezione Dusmet, oggi conservato presso la Galleria Nazionale d'Arte Antica di Palazzo Barberini

Giuditta e Oloferne in un dipinto di Francesco Furini del 1630-1635, provenienza collezione Dusmet, oggi conservato presso la Galleria Nazionale d'Arte Antica di Palazzo Barberini

Il Fondo Dusmet è uno dei più preziosi posseduti dalla BiASA. Esso vi giunse attraverso tre distinte donazioni, rispettivamente del 1950, del 1954 e del 1958. La donazione del 1954 comprendeva 550 volumi, suddivisi fra edizioni di pregio dei trattati di architettura di Vitruvio, Leon Battista Alberti, Andrea Palladio e Francesco Milizia, opere su Roma e i suoi monumenti – fra cui l’album di Israel Silvestre sui giardini, Il Campo Marzio di Giovanni Battista Piranesi nell’edizione del 1762 – e un incunabolo de La guerra giudaica di Giuseppe Flavio (Venezia, 1499).

Incunabolo de La Guerra giudaica di Giuseppe Flavio edito nel 1499, nel quale è ancora presente l'ex libris (a sinistra) del donatore Dusmet

Incunabolo de La Guerra giudaica di Giuseppe Flavio edito nel 1499, nel quale è ancora presente l'ex libris (a sinistra) del donatore Dusmet

La donazione del 1954 si compone di 169 disegni e 159 stampe. Fra i disegni, databili tra il XVI e il XIX secolo, spiccano i fogli di Enea Vico, del Cronaca, di Ferdinando Fuga e di Giuseppe Valadier. La terza e ultima donazione consiste nell’albero genealogico della famiglia Dusmet, realizzato su pergamena e impreziosito da stemmi e vedute di città.

Dusmet non appose la clausola di mantenere unito il materiale. Eccezion fatta per la sezione nobiliare e di araldica, nella BiASA i suoi volumi, riconoscibili per il ricco ed elegante ex libris con lo stemma della famiglia, sono divisi per materie nelle varie sezioni. Quanto ai disegni e alle stampe, essi sono stati inseriti nella collezione grafica di Rodolfo Lanciani.