Il Concorso del 1908
Fra molte incertezze, la decorazione del futuro Altare della Patria prende il via
Nel giugno 1908, quando la direzione artistica del Vittoriano era ormai affidata al triumvirato di architetti costituito da Gaetano Koch (1849-1910), Manfredo Manfredi (1859- 1927) e Pio Piacentini (1846-1928), uscì il concorso per la decorazione scultorea della zona centrale del Vittoriano. Nonostante le precise volontà di Sacconi, il dibattito sulla sua funzione di Altare della Patria e i soggetti da realizzarvi era proseguito, quasi sempre accompagnato da polemiche.
Il bando di concorso riflette appieno questo clima di incertezza: limitandosi a indicare la zona centrale come “sotto-basamento della statua equestre del re”, il testo lasciava una sostanziale libertà di scelta fra l’opzione storica e l’opzione allegorica. I partecipanti potevano decidere se raffigurare la breccia di Porta Pia e il plebiscito di Roma, i precursori del Risorgimento Italiano oppure una qualsiasi raffigurazione corrispondente ispirata al significato civile e politico del Monumento.