Altare della Patria

L’Altare della Patria, un altare votivo alla nazione e ai suoi valori, è decorato dall’artista Angelo Zanelli

L’Altare della Patria è una grande ara votiva dedicata alla nazione italiana posta nel cuore del Vittoriano. L’altare sorge infatti sulla prima terrazza ed è talora identificato con l’intero monumento. Progettato da Giuseppe Sacconi, esso venne decorato dallo scultore lombardo Angelo Zanelli (1879-1942). Risultato vincitore dopo molti anni del concorso bandito nel 1908, Zanelli concluse il lavoro solo 1925. 

Altare della Patria

L’Altare della Patria presenta al centro la statua de La Dea Roma e ai lati due bassorilievi: entrambi concepiti come cortei, essi raffigurano L’Amor patrio che pugna (ovvero combatte) e vince e Il Lavoro che edifica e feconda
L’amore della Patria si trova sul lato occidentale. Da destra verso il centro s’incontrano un’iscrizione che celebra l’importanza della forza delle armi nella difesa della patria, alcune sacerdotesse e un gruppo di uomini e donne impegnati a portare una trave da cui pende un’ara. 

Altare della Patria

Il corteo prosegue con Il Genio dell’Amor di Patria e l’Eroe con la mano sull’elsa della spada dei Titani, entrambi assisi su una biga trionfale. Chiudono il fregio giovani con i labari e vestali con corone di quercia, alloro e mirto.

Altare della Patria

Il Lavoro che edifica e feconda si trova sul lato orientale dell’Altare della Patria, rivolto su via dei Fori Imperiali. Muovendosi da sinistra verso il centro, si distinguono l’iscrizione, che sottolinea l’importanza del lavoro per il benessere della patria, una famiglia con neonati e la rappresentazione delle attività industriali: un gruppo formato da robusti giovani porta una trave da cui pende un’incudine. 

Altare della Patria

Segue Il Genio del lavoro – cioè una figura alata recante in mano una statuetta della Vittoria – che sovrasta La Fatica, un uomo in atto di portarsi la mano alla fronte per detergersi il sudore. Il Genio e la Fatica conducono un aratro trainato da un gigantesco e possente bue. Sul profilo del bue si staglia una raffinata figura femminile, La Semina
Il corteo va avanti con altre quattro figure femminili: le figure personificano le attività dell’agricoltura, l’irrigazione con anfore d’acqua, la Vendemmia con grappoli d’uva, la Mietitura con un fascio di grano e l’Allevamento con un agnello.


 

Altare della Patria

Originario della provincia di Brescia, Zanelli si aggiudicò quando era poco più che trentenne. Di formazione classicista, l’artista si era ben presto evoluto in direzione Liberty e simbolista. Nel fregio e ancor più ne La Dea Roma egli si mostra capace di coniugare la profonda conoscenza del mondo antico e le tendenze internazionali del momento, in particolare con la Secessione viennese e Gustav Klimt, secondo una linea perseguita, negli stessi anni al Vittoriano, anche da Giulio Bargellini .

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