Gruppi scultorei sulla prima balaustra
Quattro tra gli artisti più noti in Italia all’inizio del Novecento sono chiamati a raffigurare i valori fondanti del Regno d’Italia
La prima balaustra del Monumento accoglie quattro gruppi marmorei: essi raffigurano La Forza, La Concordia, Il Sacrificio e Il Diritto, ovvero i valori fondanti del giovane Regno d’Italia. Gli autori sono quattro tra i più noti scultori del Paese all’inizio del Novecento: Augusto Rivalta (1837-1925) e Lodovico Pogliaghi (1857-1950), Leonardo Bistolfi (1859-1933) e Ettore Ximenes (1855-1926), Rivalta e Pogliaghi ottennero l’incarico nel 1906, Bistolfi e Ximenes nel 1907: i primi tre consegnarono il lavoro nel 1911, Ximenes nel 1912.
Il piemontese Augusto Rivalta rappresenta La Forza come un giovane dalla possente muscolatura con la lancia in una mano e uno scudo piccolo e tondo, la cosiddetta ‘parma’, nell’altra, evidente richiamo alla potenza dell’antica Roma. Ai suoi lati un soldato in costume medievale con il dardo e la balestra raffigura L’Energia Militare; sulla destra un operaio moderno appoggiato al piccone è L’Energia Civile.
Il milanese Lodovico Pogliaghi rappresenta La Concordia con cornucopia, simbolo di prosperità che suggella l’intesa tra Il Principato, un uomo di età avanzata, e Il Popolo, raffigurato invece come un giovane. La scultura si completa in basso con la personificazione de La Famiglia, una donna che sta per allattare un bambino.
Il piemontese Leonardo Bistolfi raffigura Il Sacrificio come un soldato morente che riceve il bacio da Il Genio della Libertà.
Il Diritto del siciliano Ximenes è un giovane nudo, che domina dall’alto La Tirannia giacente ai suoi piedi armata di un flagello – ovvero di una frusta – ormai sconfitta e rassegnata. Nella parte superiore spicca La Libertà, in atto di riporre la spada nel fodero. Dietro queste tre figure ne compare una quarta: essa rappresenta Il Popolo, che si rispecchia e trova la propria identità nel rispetto del diritto naturale.