CICLO: Le parole e le immagini dell’arte: esplorazioni nella letteratura di Roma antica
RELATORE: Federica Bessone
DATA: Martedì 16 settembre, ore 18.00
"L’ira funesta del Pelìde Achille" è l’inizio dell’Iliade, e della letteratura occidentale.
Ma Omero è riletto, reinterpretato, rielaborato da tutta la cultura successiva, e il suo protagonista con lui. Che cosa diventa, a Roma, ‘il migliore degli Achei’? La letteratura latina si appropria dell’eroe omerico, lo ripensa attraverso le rappresentazioni che ne hanno offerto in Grecia generi alternativi all’epica, dalla lirica alla tragedia, lo guarda attraverso la lente della critica letteraria e del discorso filosofico, lo trasforma in un personaggio nuovo – anzi, in tanti personaggi quanti sono i generi, le opere o persino i singoli componimenti che ridisegnano il protagonista dell’Iliade per il pubblico romano. Alle origini di una ricezione che giunge fino a noi, la poesia di età imperiale (da Virgilio a Orazio, da Properzio a Ovidio, da Seneca a Stazio) esplora la complessità dell’eroe più grande, ne indaga passioni e contraddizioni, ne racconta i diversi amori, e reinventa – ogni volta – un altro Achille.
Un altro Achille. L’eroe di Omero a Roma
Biografia
Federica Bessone è professoressa ordinaria di Lingua e letteratura latina all’Università di Torino. Ha studiato alla Scuola Normale di Pisa, è stata Visiting Fellow a Cambridge, è membro della Academia Europaea. È autrice di un commento alla dodicesima Eroide di Ovidio (l’epistola di Medea a Giasone), di una monografia sulla Tebaide di Stazio (La Tebaide di Stazio. Epica e potere) e di numerosi studi soprattutto su poesia augustea e flavia, generi letterari, memoria poetica e ricezione.
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