Sul processo

CICLO: Architettura nel Disegno per immaginare e costruire l’habitus che risiede nella mente dell’architetto - A cura di Orazio Carpenzano, preside della Facoltà di Architettura, “Sapienza” Università di Roma.
RELATOREGiuseppina Grasso Cannizzo
DATAgiovedì 27 aprile, ore 18.00 
LUOGO: Palazzo Venezia, Sala del Refettorio

Una risma di fogli di carta volati via e un uomo che li insegue: è un lavoro di Jeff Wall ed anche un dipinto di Hokusai. Questa immagine può spiegare che cos'è il processo che si innesca nel momento in cui devi dare forma ad un nuovo progetto. I fogli sono in parte già usati ed in parte bianchi, nel momento in cui ricadono a terra ti accorgi che alcuni contengono misure, norme, appunti, desideri, richieste. Sei costretto ad esaminare, separare, classificare e registrare tutti i fogli. Individui le differenze, stabilisci relazioni, dividi i dati disponendoli nelle cartelle. Adesso il quadro della situazione è più preciso. Apri la cartella dei fogli bianchi: è necessario individuare la soluzione strategica che risolve, mette in relazione ed organizza il contenuto delle cartelle dei fogli usati. A questo punto prende forma il progetto, ogni grado di approfondimento richiede nuove verifiche. Alla fine non ci sono più fogli bianchi, ma solo fogli di progetto. Comincia l'edificazione. L’edificazione si conclude nel momento della verifica finale, quando l'edificio di fogli di carta ha preso forma e comincia ad assolvere alle necessità per cui è stato pensato.

Biografia

Dopo la laurea fino al 1980, si dedica prevalentemente all’attività didattica affiancando il prof. Franco Minissi al corso di Restauro dell’ Università degli Studi di Roma La Sapienza. Nel 1980 si trasferisce a Torino dove collabora con la Fiat Engineering al progetto di ricostruzione dei centri storici in Basilicata. Dal 1986 vive in Sicilia. Nel 2005 e nel 2012 vince il RIBA Awards/EU. Nel 2012 viene insignita della Medaglia d’Oro alla Carriera assegnata dalla Triennale di Milano. Nel 2008 è fra i cinque architetti invitati al concorso per la curatela e l’allestimento del Padiglione Italiano della XI Biennale di Architettura Di Venezia. Nel 2016 la giuria della XV Biennale di Architettura di Venezia le assegna la Menzione Speciale per l’installazione Onore Perduto con cui partecipa alla mostra Reporting from the front curata da Alejandro Aravena. Nel 2018 partecipa alla mostra FREESPACE curata da Yvonne Farrell e Shelley McNamara, XVI Biennale di Architettura di Venezia. Nel 2019 le viene conferita la Laurea Honoris Causa in Ingegneria Edile – Architettura dall’Università degli Studi di Catania. Nel 2021 vince il Premio alla Carriera INARCH Nazionale, entra a fare parte della Accademia Nazionale di San Luca e vince il Premio Italiano di Architettura per il migliore edificio _ Triennale di Milano _ MAXXI.

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