Nella mattinata di giovedì 28 aprile, nelle sale rivolte su Piazza Venezia, uno dei luoghi più celebri al mondo, il Ministro della Cultura Dario Franceschini e la direttrice dell’Istituto VIVE Edith Gabrielli hanno presentato il nuovo progetto di allestimento di Palazzo Venezia. Curato per la parte museologica da Edith Gabrielli e la museografica dal noto architetto Michele De Lucchi, il progetto coinvolge tutto il piano nobile del palazzo, comprese proprio le sale tra piazza Venezia e via del Plebiscito, ora vuote: il pubblico potrà ammirare di nuovo centinaia fra quadri, sculture, ceramiche, armi, mobili, gioielli, tessuti e altri esempi di arti applicate, o decorative, la maggior parte dei quali adesso confinati nei depositi.
“L’istituzione dei Musei autonomi ha dimostrato, in questi anni, di essere un ottimo strumento che sta contribuendo con successo alla modernizzazione del sistema museale nazionale. Il progetto di Edith Gabrielli e Michele De Lucchi del nuovo allestimento dei saloni monumentali di Palazzo Venezia segue appieno questa direzione, permettendo di valorizzare i prestigiosi spazi dopo lunghi anni di silenzio e di mostrare le opere custodite nei depositi e sconosciute al pubblico”. Dario Franceschini, Ministro della Cultura.
Così la direttrice Edith Gabrielli: “A poco più di un anno dalla sua piena operatività, che risale al dicembre 2020, l’istituto Vittoriano e Palazzo Venezia non soltanto ha imboccato la propria strada, ma sta anche iniziando a produrre i risultati attesi. I numeri parlano chiaro: finito lo stato di emergenza, il pubblico ha riscoperto l’uno e l’altro sito. Palazzo Venezia, in particolare, grazie a questa nuova dimensione museologica e museografica, sensibile alla propria vocazione originaria e perciò ai settori delle arti applicate e del Fatto-in-Italia, si propone di allargare ulteriormente l’offerta del panorama museale capitolino”.
Dal 1° aprile ad oggi, ovvero dal termine dello stato d’emergenza, sono stati oltre 395mila i visitatori di Vittoriano e Palazzo Venezia e, tra questi, oltre 40mila hanno potuto usufruire delle visite guidate e dei servizi educativi inclusi nel biglietto. In questo modo, il VIVE si va configurando come uno dei siti museali più visitati d’Italia ma non solo: grazie alle attività offerte si sta affermando anche come luogo in grado di offrire un’esperienza culturale completa e nel quale proprio per questo si tende a tornare più volte.
In quest’ottica, VIVE ha presentato oggi anche un nuovo programma di iniziative culturali, previste nei mesi centrali e conclusivi del 2022. I quattro cicli di conferenze di arte, architettura, musica e storia, come pure le visite guidate speciali e i laboratori a tema per il pubblico di tutte le età propongono il VIVE nel ruolo di polo culturale nel cuore della capitale d’Italia.