Pio V Ghislieri

Antonio Michele Ghislieri (Bosco, oggi Bosco Marengo 1504 – Roma 1572), di modesta estrazione sociale, dopo i primi studi nel borgo natìo, entrò nel convento domenicano di S. Maria della Pietà a Voghera in giovane età e nel 1521 pronunciò i voti, ricevendo l’ordinazione sacerdotale nel 1528.

La sua formazione teologica si fonda sugli insegnamenti e sulle opere di San Tommaso d'Aquino, appresi durante la sua frequentazione ai corsi dello Studium di Bologna. Gli studi gli permisero di insegnare in alcuni conventi dell’Ordine a partire dagli anni Trenta. Nel corso del decennio fu investito delle prime cariche come procuratore e priore, e, vista la sua crescente importanza, nel 1543 pronunciò a Parma le conclusioni pubbliche del capitolo provinciale dell’Ordine domenicano. Nel 1551 papa Giulio III lo nominò commissario generale dell’Inquisizione.

Fu però con papa Paolo IV, eletto pontefice nel 1555, che Michele Ghislieri acquisì crescenti responsabilità. Il 4 settembre 1556 venne nominato vescovo di Nepi e Sutri, mentre qualche mese più tardi, il 15 marzo 1557 ottenne la porpora cardinalizia. Nel 1558 diresse abilmente il processo contro Girolamo Savonarola, impegnando l’Ordine domenicano al proprio fianco a tutela del frate ferrarese. Sempre nello stesso anno il papa in concistoro assegnò a Ghislieri il titolo e la funzione di summus ac perpetuus inquisitor, ovvero supremo inquisitore a vita.

Il 7 gennaio 1566 Ghislieri, con l’appoggio del cardinale Carlo Borromeo, divenne papa assumendo il nome di Pio V. Nei sei anni del suo pontificato il papa si distinse come uno dei più rigorosi interpreti della Controriforma, ovvero quel processo di reazione e riorganizzazione promosso dalla Chiesa di Roma in risposta alla Riforma protestante. Il suo nome è legato alla creazione della Lega Santa e alla battaglia navale di Lepanto, nella quale il 7 ottobre 1571 le forze alleate cristiane sconfissero l’esercito ottomano. Pio V morì a Roma poco dopo la vittoria, il primo maggio 1572. All’inizio del Settecento Clemente XI lo proclamò santo.