Piazza Venezia: la storia e l’immagine nella cartografia romana dal Rinascimento a oggi

CICLO: Una piazza, tante storie - A cura di Edith Gabrielli, direttrice VIVE - Vittoriano e Palazzo Venezia
RELATOREMario Bevilacqua
DATA: giovedì 30 novembre, ore 18.00 
LUOGO: Palazzo Venezia, Sala del Refettorio

Dal primo Rinascimento piazza Venezia è lo snodo urbano più rappresentativo della città: termine dell’asse monumentale del Corso, introduce al colle Capitolino, polo civico di Roma, sede del Comune e residenza del Senato. 
Le piante e vedute di Roma realizzate dal XVI al XIX secolo - nel mutare delle tecniche, degli strumenti, delle sensibilità ed esigenze - testimoniano l’evoluzione dell’assetto urbano, ne registrano gli usi e le funzioni. Il continuo rimodellarsi dello spazio pubblico evolve in relazione alle esigenze – spesso contrapposte tra loro - del potere centrale, nobiliare, religioso. 
Contrapposta all’ingresso sacralizzato di piazza del Popolo, al termine del rettifilo del Corso dal Cinquecento in poi piazza Venezia si cristallizza come piazza ‘laica’ e nobile per eccellenza. 
Investito di nuove istanze di monumentalità, tra Ottocento e Novecento conferma questo ruolo, amplificato nello scenografico sviluppo monumentale che ne fanno il simbolo della capitale del Regno e poi del regime fascista.

Biografia

Mario Bevilacqua, professore ordinario di Storia dell’architettura alla “Sapienza” Università di Roma, è direttore del Centro di Studi sulla Cultura e l’Immagine di Roma. Ha curato mostre e convegni scientifici, e pubblicato estesamente su temi di architettura, città, cartografia di Roma tra tardo medioevo ed età moderna. 
Tra le sue pubblicazioni: “Il Monte dei Cenci. Una famiglia romana e il suo insediamento tra medioevo ed età barocca” (Gangemi, 1997); “Roma nel secolo dei lumi. Architettura erudizione scienza nella Pianta di Roma di G.B. Nolli” (Electa Napoli, 1998); “Piranesi Taccuini di Modena; Piante di Roma da Bufalini a Nolli” (Artemide, 2018).

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