Modello per la Memoria di suor Maria Raggi di Gian Lorenzo Bernini
Il grande maestro barocco è ben rappresentato in Palazzo Venezia, fra l’altro attraverso quest’opera, eseguita con la tecnica della cartapesta
Palazzo Venezia custodisce un congruo numero di opere di Gian Lorenzo Bernini (1598-1680), il più grande scultore dell’età barocca. Ne la Memoria di Maria Raggi – esposta nel Palazzetto – l’artista mette in luce il completo dominio anche nel campo della cartapesta, in questo caso sottoposta a una doratura e associata a un supporto in legno.
Bernini partì da un disegno, eseguito nel 1647 e oggi in Biblioteca Apostolica Vaticana, per realizzare qui una prova intermedia o “modello grande” dell’opera finale, il monumento funebre per la chiesa romana di Santa Maria Sopra Minerva, concluso lo stesso anno.
Di origini greche, Maria Raggi (1552-1600) si era sposata a soli dodici anni: rimasta vedova a diciotto, aveva scelto la via del monastero come terziaria domenicana. Giunta nel 1584 a Roma, aveva vissuto nei pressi della Minerva un’esistenza all’insegna del rigore e dell’austerità. La commissione della sua Memoria si deve a tre discendenti della suora, Ottaviano, Lorenzo e Tommaso Raggi: Bernini probabilmente mostrò loro questo modello per approvazione, prima di realizzare la memoria in marmo e bronzo dorato nella chiesa.
L’opera appartenne a Evan Gorga (1865-1957): l’ingresso a Palazzo Venezia cade nel 1948, in uno con l’acquisizione dell’intera raccolta del tenore.