Nona settimana. Un approfondimento: Angelo Zanelli

La direttrice del VIVE introduce la figura e lo stile di Angelo Zanelli, lo scultore bresciano che, appena trentenne, vinse il concorso del 1908 per la decorazione dell’Altare della Patria.

«Zanelli sceglie di realizzare al centro la Dea Roma e ai lati due bassorilievi concepiti come due cortei, uno che raffigura l’Amore di Patria e l’altro il Lavoro, il lavoro che edifica e feconda» racconta Edith Gabrielli, Direttrice del VIVE.

«Si tratta proprio del bassorilievo che è qui alle mie spalle. Vedete questo gruppo sensazionale di giovani robusti che portano una trave da cui pende un’incudine, un riferimento alle attività industriali. Da queste figure di legge molto bene la formazione di Zanelli» aggiunge la direttrice, «bresciano ma formato all’Accademia di Belle Arti di Firenze dove si  era nutrito di una cultura classicista. Si vede bene la conoscenza del mondo greco e romano, ma al tempo stesso è perfettamente aggiornato sulle principali tendenze della scena internazionale, come ad esempio la Secessione Viennese».

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La direttrice del VIVE introduce la figura e lo stile di Angelo Zanelli

La direttrice del VIVE introduce la figura e lo stile di Angelo Zanelli

Particolare del fregio orientale di Angelo Zanelli

Particolare del fregio orientale di Angelo Zanelli "Il lavoro che edifica e feconda"