Musei e collezioni romane: una palestra per i conoscitori

CICLO: Dal VIVE alla città: storia delle arti a Roma dal Quattrocento al Novecento - A cura di Silvia Ginzburg, professoressa ordinaria di Storia dell'arte moderna, Università di Roma Tre
RELATOREDonata Levi
DATAgiovedì 13 aprile, ore 18.00 
LUOGO: Palazzo Venezia, Sala del Refettorio

Tra gli anni quaranta dell’Ottocento e la fine del secolo, le più importanti gallerie romane (Borghese, Doria Pamphilj, Corsini), ma anche le vendite di ingenti collezioni (come quelle del cardinal Fesch e marchese Giampietro Campana), si offrirono come campo ideale per le ricerche dei maggiori conoscitori europei, dando luogo a scoperte di opere fino a quel momento passate inosservate, a revisioni attributive e ad aggiornamenti. Taccuini e strumenti di documentazione visiva, resoconti e stime permettono di seguire i percorsi, spesso intrecciati, di alcuni di questi personaggi – a volte direttori o agenti di grandi musei stranieri, a volte collezionisti e mercanti – fornendo un punto di osservazione per le dinamiche di dispersione / salvaguardia del patrimonio artistico romano. 

Biografia

Donata Levi insegna Museologia e Storia della critica d’arte all’Università di Udine ed è responsabile del LIDA (Laboratorio informatico per la documentazione storico artistica) – Fototeca presso il Dipartimento di Studi Umanistici e del Patrimonio culturale della stessa università. È presidente della Fondazione Memofonte per l’elaborazione informatica delle fonti storico artistiche di Firenze (www.memofonte.it). Principali settori di ricerca sono la storia della critica d’arte nel Settecento e nell’Ottocento (Lanzi, Cavalcaselle, Ruskin), la storia della tutela del patrimonio culturale, con particolare riferimento a fenomeni di trasferimento, circolazione e restituzione di beni culturali, e vari aspetti della museologia otto-novecentesca.

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