Il 10 marzo 1872 a Pisa, nella casa di Pellegrino Rosselli e di sua moglie Janeth Nathan, sotto lo pseudonimo di George Brown, si spegneva Giuseppe Mazzini esponente di punta del patriottismo risorgimentale. La notizia della sua scomparsa richiamò al suo capezzale un buon numero di seguaci, fra i quali anche Silvestro Lega, uno dei principali pittori dell’Ottocento italiano.
Al cospetto del corpo di Mazzini, Lega realizza “Gli ultimi momenti di Giuseppe Mazzini”, un dipinto di straordinaria intensità, oltre che di assoluto rilievo artistico, in cui il Padre della Patria viene ritratto in tutta la sua fragile e composta umanità.
L’opera, concessa in prestito dal Museum of Art, Rhode Island School of Design di Providence (USA), ribadisce il ruolo centrale della pittura nel processo di trasmissione della memoria storica.
In mostra oltre 60 oggetti – fra sculture, dipinti, incisioni, fotografie, manoscritti e cimeli mazziniani, quali gli occhiali, la spada e lo scialle appartenuto a Carlo Cattaneo – che restituiscono al pubblico un contesto storico fedele e avvincente, permettendogli di comprendere meglio Mazzini, Lega e insieme l’intero processo risorgimentale.