Mostra degli Esuli Fiumani, Dalmati e Istriani (MEDIF)

Sabato, 25 ottobre 2025
Sala del Grottone - Vittoriano

Ottant’anni dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale la storia degli esuli fiumani, dalmati e istriani trova spazio dentro il Vittoriano, museo che è cuore pulsante e memoria viva della nostra Patria, oggi guidato dalla Direttrice Generale Edith Gabrielli, membro del comitato scientifico della mostra. Attraverso documenti, fotografie, oggetti e testimonianze dirette selezionati e organizzati da un comitato scientifico multidisciplinare, il percorso espositivo - alloggiato nelle Sale del Grottone e curato dall’architetto Massimiliano Tita - restituisce verità e dignità a una pagina della storia italiana che per troppo tempo è stata taciuta, minimizzata se non quando manipolata.

Il progetto nasce da un’iniziativa della Federazione delle Associazioni degli Esuli Istriani, Fiumani e Dalmati (con il Coordinamento Adriatico, il Centro di Documentazione Multimediale e l’Associazione Nazionale Venezia, Giulia e Dalmazia), sostenuta dal Ministero degli Affari Esteri e dal Ministero della Cultura. A vent’anni dall’istituzione della Giornata del Ricordo (Legge 30 marzo 2004, n.92) e in considerazione del ruolo altamente simbolico e patriottico rappresentato dal Monumento nazionale di Vittorio Emanuele II a Roma, viene così portata a compimento la volontà dell’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi: concludere il percorso risorgimentale al Vittoriano con uno spazio dedicato alla memoria, che conduca il visitatore a ripercorrere l’italianità delle terre dell’Alto Adriatico Orientale. 

Pensata come luogo vivo, aperto e accogliente, la Mostra degli Esuli Dalmati Istriani e Fiumani (MEDIF) si rivolge in particolare ai giovani e agli studenti, ma accoglie chiunque desideri dialogare con il passato senza pregiudizi, per costruire una coscienza storica condivisa in un contesto europeo. La storia del confine adriatico non è più soltanto una ferita, ma diventa frontiera di incontro e di dialogo.

L’allestimento della mostra, narrativo dinamico e completamente reversibile, è stato concepito per stimolare l’attenzione del visitatore attraverso variazioni di geometria e prospettiva. L’esperienza è guidata da due elementi principali: un involucro scuro e materico che richiama la densità della storia e un nastro in acciaio corten, continuo e sospeso, simbolo del viaggio nel tempo. 

Molto ricco il percorso multimediale con installazioni interattive dai contenuti unici, che documentano gli eventi più importanti, le testimonianze dirette, i nomi e i volti dei protagonisti. Di grande impatto emotivo è un’installazione simbolica in memoria degli infoibati e di Norma Cossetto: una sedia Thonet con un monocolo puntato su una rosa rossa tra le rocce. La mostra si chiude con una sala multifunzionale destinata a eventi istituzionali, dove campeggia la bandiera italiana insieme ai gonfaloni di Istria, Fiume e Zara.

Informazioni e prenotazioni

L’ingresso alla mostra è gratuito