La mostra, sviluppata su due piani, si articola in quattro sezioni:
Giuseppe Mazzini: un profilo. Giuseppe Mazzini può e deve considerarsi a tutti gli effetti uno dei Padri della Patria, vale a dire uno dei fondatori dell’Italia moderna. Il percorso espositivo si apre con il Busto eseguito da Giovanni Spertini nel 1878, lo stesso anno in cui, alla morte di Vittorio Emanuele II, lo Stato concepì l’idea di realizzare il Vittoriano.
Giuseppe Mazzini: un grande comunicatore. Mazzini rivelò notevoli doti di comunicatore fin dalla prima giovinezza: con il tempo, s’impadronì dell’intera gamma dei media, tradizionali e di massa, e li mise al servizio della causa nazionale. Proprio in questo contesto, Mazzini esercitò un controllo serrato sulla propria immagine pubblica e sulla sua diffusione attraverso gli strumenti delle repliche in gesso, in marmo e in bronzo, della litografia e della fotografia, conscio del loro valore propagandistico.
Silvestro Lega: un profilo. Riconosciuto come uno degli esponenti di spicco del cosiddetto movimento dei Macchiaioli e tra i principali pittori dell’Ottocento italiano, Lega conobbe fin da giovane il pensiero di Mazzini, diventando un seguace degli ideali repubblicani. La proclamazione del Regno d’Italia e il conseguente trionfo della monarchia segnarono un momento di crisi profonda per Lega, fino al 1872 quando, al cospetto della salma di Mazzini, decise di riprendere il proprio impegno in favore del padre della Patria.
Silvestro Lega: gli ultimi momenti di Giuseppe Mazzini. Il dipinto che dà il titolo a questa sezione – e costituisce il centro dell’intero progetto espositivo - ricopre un ruolo cardine non solo nell’ambito dell’immaginario iconografico di Mazzini, ma anche nel percorso creativo dello stesso Lega. Il pittore, che partì dal proprio linguaggio, radicato nel movimento dei Macchiaioli, maturò una cifra stilistica originale e personalissima, che restituisce un’immagine di Mazzini inedita e molto lontana dall’iconografia ufficiale proposta dai suoi seguaci.
La mostra è il frutto dell’impegno del Ministero della Cultura e della disponibilità del Museum of Art, Rhode Island School of Design di Providence. La sua realizzazione è stata possibile grazie a una rete di collaborazioni che ha riunito intorno al progetto i principali custodi dell’eredità dei due protagonisti, Giuseppe Mazzini e Silvestro Lega.
L’esposizione – che segna il rafforzamento della virtuosa collaborazione tra il VIVE e l’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano - si avvale della consulenza storica di Giuseppe Monsagrati e di una rete di collaborazioni e intese che coinvolge alcuni importanti istituti che conservano la memoria di Giuseppe Mazzini e di Silvestro Lega, come la Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea di Roma, la Domus Mazziniana di Pisa, l’Istituto Mazziniano-Museo del Risorgimento di Genova, il Museo del Risorgimento di Milano, il Museo del Risorgimento di Pavia, il Comune di Modigliana, la Diocesi di Faenza-Modigliana e l’Istituto Matteucci di Viareggio.
In linea con la volontà dell’Istituto VIVE di mantenere un dialogo costante con il proprio pubblico, la mostra propone un programma didattico rivolto a tutte le fasce d’età: dalle visite guidate dedicate agli adulti ai laboratori per bambini e famiglie volti ad approfondire la conoscenza della figura di Giuseppe Mazzini e del periodo del Risorgimento.