Il perché del restauro

L’Altare della Patria e la sua decorazione, a ventitré anni dall’ultimo intervento, si presentano oggi in condizioni di scarsa leggibilità e talvolta addirittura critiche. Le condizioni climatiche del Vittoriano, caratterizzate da umidità e temperature elevate per via dell'esposizione al sole, hanno favorito il formarsi sulla superficie lapidea di una patina scura, dovuta all'accumulo di micro-alghe, funghi e licheni.

Questi microrganismi, oltre a ottundere la corretta percezione dell’opera, causano un degrado meccanico e chimico sulla superficie. I funghi, ad esempio, penetrano nelle fessure, sollecitando meccanicamente la struttura e aumentando la decoesione del materiale. Le alghe, invece, producono un'azione meccanica corrosiva che contribuisce alla crescita di ulteriori dei licheni.

01 06
L’Altare della Patria (foto di Antonio Idini)

L’Altare della Patria (foto di Antonio Idini)

Il fregio dell’Altare della Patria: l’attuale stato di conservazione (foto di Antonio Idini)

Il fregio dell’Altare della Patria: l’attuale stato di conservazione (foto di Antonio Idini)

Il fregio dell’Altare della Patria: l’attuale stato di conservazione (foto di Antonio Idini)

Il fregio dell’Altare della Patria: l’attuale stato di conservazione (foto di Antonio Idini)

Il fregio dell’Altare della Patria: l’attuale stato di conservazione (foto di Antonio Idini)

Il fregio dell’Altare della Patria: l’attuale stato di conservazione (foto di Antonio Idini)

Il fregio dell’Altare della Patria: l’attuale stato di conservazione (foto di Antonio Idini)

Il fregio dell’Altare della Patria: l’attuale stato di conservazione (foto di Antonio Idini)

Il fregio dell’Altare della Patria: l’attuale stato di conservazione (foto di Antonio Idini)

Il fregio dell’Altare della Patria: l’attuale stato di conservazione (foto di Antonio Idini)