GRANDE AFFLUENZA DI PUBBLICO PER L’ULTIMO GIORNO DELLA MOSTRA “ROMA SILENZIOSA BELLEZZA” PROMOSSA E ORGANIZZATA DA WEBUILD E VIVE – VITTORIANO E PALAZZO VENEZIA

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Webuild Image Library – foto Moreno Maggi

Webuild Image Library – foto Moreno Maggi

Webuild Image Library – foto Moreno Maggi

Webuild Image Library – foto Moreno Maggi

Roma, 12 aprile 2023 – Si è conclusa ieri al Vittoriano la mostra fotografica “Roma Silenziosa Bellezza”, dopo due proroghe rese necessarie per permettere al pubblico di fruire della esposizione di foto su Roma deserta. Promossa e organizzata da Webuild e Istituto VIVE– Vittoriano e Palazzo Venezia con l’obiettivo di promuovere una riflessione costruttiva sulla vivibilità degli spazi urbani, la mostra ha arricchito per quasi tre mesi l’esperienza di visita al monumento, collegando idealmente un evento dirompente, il lockdown del 2020, con una riflessione sulla necessità di garantire uno sviluppo sostenibile e adeguato delle città, in una visione di lungo termine e di sistema a sostegno della competitività del Paese. Dall’apertura della mostra, lo scorso 20 gennaio, sono stati oltre 870 mila i visitatori del Vittoriano

Famiglie, scolaresche, residenti e turisti in visita al Vittoriano hanno ammirato gli oltre 60 scatti del fotografo Moreno Maggi, affiancati da video e proiezioni multimediali. Un viaggio che ha restituito al pubblico una Roma deserta e insolita, contribuendo ad offrire una nuova chiave di lettura delle opere d’arte e della storia che costellano i luoghi della Città Eterna.

La mostra è stata accompagnata con un catalogo e un volume fotografico omonimo “Roma Silenziosa Bellezza”, entrambi editi da Rizzoli per conto di Webuild, e da un videomapping che, per tutto il periodo espositivo, ha visto proiettate su Palazzo Venezia le principali immagini in mostra.

“Roma Silenziosa Bellezza” è uno dei progetti dell’Agenda Cultura del Gruppo Webuild, un programma che già da qualche anno Webuild sta perseguendo con l’obiettivo di mettere in dialogo aspetti e temi del mondo delle infrastrutture con quello dell’arte, per far emergere quel fattore comune che è alla base di entrambi i mondi: il coraggio e lo spirito ambizioso delle idee.