CICLO: Il secondo millennio di Roma.
RELATORE: Francesca Ghedini
DATA: Giovedì 27 novembre, ore 18
Costantino non amava Roma: la sua presenza in quella che, pur deprivata di una centralità politica, era e restava la capitale morale dell’Impero, fu sporadica, occasionale e non si protrasse mai per un periodo superiore a qualche settimana. Non fu così per le donne della sua famiglia.
Elena, la madre amatissima, che visse nell’ombra fino al conseguimento del potere da parte del figlio, vi soggiornò a lungo e lasciò testimonianze epigrafiche e monumentali della sua presenza.
Fausta, la moglie, che a Roma probabilmente nacque, ivi morì tragicamente -probabilmente assassinata- durante uno dei rari soggiorni di Costantino in occasione dei suoi vicennalia.
Anastasia ed Eutropia, le sorelle per parte di padre, furono date in sposa a notabili romani per precisa scelta politica dell’imperatore che intendeva in tal modo ingraziarsi l’aristocrazia locale, che mal sopportava l’emarginazione a cui era condannata.
Roma fu scelta come sede anche dalle figlie, Costantina ed Elena, che lì vissero fintantoché non furono chiamate, come tutte le donne della casa imperiale, a servire l’impero con matrimoni politici; echi della loro presenza si possono ravvisare nell’importante fabbrica di Sant’Agnese con annesso.