CICLO: Viaggi e soggiorni di artisti a Roma
RELATORE: Piero Maria Boccardo, storico dell’arte
DATA: mercoledì 28 febbraio, ore 18.00
Se già l’attività genovese di Perino del Vaga – chiamato da Roma a lavorare nel capoluogo ligure da Andrea Doria nel 1528 – rese consapevole una generazione di artisti locali della necessità di un aggiornamento alla luce di quanto avevano fatto nell’Urbe Michelangelo e Raffaello, agli esordi del Seicento le opere romane di Annibale Carracci e Caravaggio resero quasi un obbligo per i pittori genovesi una sorta di pellegrinaggio laico nella Città Eterna.
Se non mancarono artisti che fecero l’itinerario inverso (Orazio Gentileschi e Simon Vouet, per esempio, o lo sconosciuto Giovan Battista Primi), i percorsi dei genovesi sulle sponde del Tevere furono i più diversi: se Domenico Fiasella a cinquant’anni di distanza ribadiva con fierezza “di aver imparato [a dipingere] a Roma” e Gioacchino Assereto, invece, dichiarava di non avervi “trovato quelle eccellenze che immaginate s’haveva”, altri come Giovanni Andrea Carlone e i fratelli Parodi vi lavorarono con gran esito per diversi anni.