Convertiti a Roma: un ambasciatore venuto dal Congo al tempo di papa Borghese

CICLO: Porte aperte. Roma nei secoli, al centro del mondo.
RELATORE: Sabina Pavone
DATA: Giovedì 17 aprile, ore 18

 

Nella prima età moderna a Roma confluirono molti racconti di conversione inviati dai missionari attivi nei paesi extra-europei. Racconti talvolta brutali, talvolta edificanti, ma tutti, in ultima istanza, intesi a celebrare la vocazione universale della Chiesa di Roma. Dalle quattro parti del mondo non approdarono solo racconti ma anche principi, ambasciatori, dotti, impostori convertiti o in procinto di convertirsi al cattolicesimo. Particolare clamore suscitò l’arrivo dell’ambasciatore del sovrano cattolico del Congo Álvaro II: giunto a Roma nel 1608, António Manuel Nsaku ne Vunda, detto Negrita, vi morì dopo pochi giorni; era infatti arrivato già malato e fece appena in tempo a ricevere la visita di papa Paolo V. La sua pur breve visita, seguita dalla morte, suscitò grande clamore e nella chiesa di S. Maria Maggiore dove venne sepolto fu eretto anche un busto in suo ricordo. L’episodio, oltre a raccontare la storia di un convertito congolese, mette in luce i complessi rapporti fra la chiesa di Roma e il patronato portoghese nel primi del Seicento, che di lì a poco avrebbero portato alla fondazione della congregazione De Propaganda Fide.

Biografia

Sabina Pavone è professoressa ordinaria di Storia del Cristianesimo all’Università di Napoli L’Orientale. Si occupa di storia religiosa e storia culturale e lavora soprattutto sul mondo missionario in contesti extra-europei come l’India e l’Etiopia. Tra le pubblicazioni recenti: con C. Petrolini e V. Lavenia, Sacre metamorfosi. Racconti di conversione tra Roma e il mondo in età moderna (Viella, 2022); Eloquent Images. Evangelisation, Conversion and Propaganda in the Global World of the Early Modern Period, a cura di G. Capriotti, P.-A. Fabre, S. Pavone (Leuven UP, 2022).

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Ingresso gratuito sino ad esaurimento posti.