Spada vichinga
Manifattura nord-europea X-XI secolo
Spada riferibile all'area scandinava tra X e XI secolo. Presenta un lama fortemente sgusciata; un elso dai rami a sezione quadra e curvati in direzione della punta; un pomo "a barchetta" su base curva scandito da tre lobi di cui quello centrale di modulo maggiore; elso e pomo sono decorati con un motivo a trattini incrociati realizzati con ageminatura in ottone.
Spada riferibile all'area scandinava tra X e XI secolo. Presenta un lama fortemente sgusciata; un elso dai rami a sezione quadra e curvati in direzione della punta; un pomo "a barchetta" su base curva scandito da tre lobi di cui quello centrale di modulo maggiore; elso e pomo sono decorati con un motivo a trattini incrociati realizzati con ageminatura in ottone.
Dettagli dell’opera
Scheda di catalogo
Nolfo di Carpegna confronta la peculiare tipologia di impugnatura a lobi, di origine controversa, con alcune spade nord-europee rinvenute in Inghilterra, Russia e Finlandia (di Carpegna 1969) tra cui una conservata a Londra presso il British Museum (Oakeshott 1954, fig. 58) e altre illustrate da Bruhn Hoffmeyer (1964, tav. III) e da Leppäaho (1964, tav. 10, n. 2). L'arma è stata poi accostata da Mario Scalini a una spada rinvenuta a Firenze, ora al Museum of Art di Philadelphia poco più tarda (Terjanian 2007, p. 102; Scalini 2018). La particolare rigonfiatura dei lobi che connotano il pomo probabilmente è ascrivibile alla pratica di legare al traversino (che in origine aveva funzione di pomo) un'imbottitura di cuoio e stoffa: tale connotazione permetteva di brandire l'arma spingendo con il torace sull'appoggio in modo da poter penetrare di punta anche attraverso corazze solide. In questo caso però il tipo di pomo simula esteticamente quella tipologia di spada rappresentata dall'esemplare fiorentino segnalato da Scalini, esemplare che però ha cinque cuspidi (e non corrisponde pienamente al nostro), ma non ne mantiene la funzione (Scalini 2018): probabilmente la nostra spada era utilizzata per colpire di fendente contro gli scudi e non le corazzature, per le quali la lama sarebbe stata inadatta. Scalini propone inoltre che questo tipo di elso sia all'origine di fogge espanse al termine dei bracci, come si può riscontrare nella spada di Jaxa di Miechow, signore degli Obodriti in Pomerania, oggi a Firenze presso il Museo del Bargello (inv. 82R, databile post 1150), e che tale tipologia si sarebbe diffusa con lentezza in area scandinava (Scalini 2007). Lo studioso segnala altresì un esemplare rinvenuto a Londra presso Westminster, strutturalmente vicino al nostro (Davidson 1994, fig. 68; Scalini 2007).
Chiara Paniccia
Stato di conservazione
Buono.
Restauri e analisi
Maggio 1994: ordinaria manutenzione.
Provenienza
Collezione Odescalchi, 1959.
Esposizioni
Roma, Palazzo Venezia, Antiche armi dal sec. IX al XVIII già Collezione Odescalchi, maggio-luglio 1969;
Aosta, Museo Archeologico Regionale, A bon droyt. Spade di uomini liberi, cavalieri e santi. Epées d'hommes libres, chevaliers et saints, 29 giugno-4 novembre 2007;
Roma, Castel Sant'Angelo; Palazzo Venezia, Armi e potere nell'Europa del Rinascimento, 26 luglio-11 novembre 2018.
Fonti e documenti
Tomei Alessandro, Scheda OA n. 31047 della Soprintendenza per i beni artistici e storici di Roma, ottobre 1977
Bibliografia
Oakeshott Ewart, The Archaeology of Weapons: Arms and Armour from Prehistory to the Age of Chivalry, Dover 1954, fig. 58;
Bruhn Hoffmeyer Ada, Middelalderens Tveaggede Svaerd, Copenhagen 1964, tav. III;
Leppäaho Jorma, Späteisenzeitliche Waffen aus Finnland, Helsinki 1964, tav. 10, n. 2;
di Carpegna Nolfo (a cura di), Antiche armi dal sec. IX al XVIII già Collezione Odescalchi, catalogo della mostra (Roma, Palazzo Venezia, maggio-luglio 1969), Roma 1969, p. 33;
di Carpegna Nolfo, Le armi Odescalchi, Roma 1976, p. 33;
Davidson Hilda Ellis, The Sword in Anglo-Saxon England: Its Archaeology and Literature, Woodbridge [1962] 1994, fig. 68;
Scalini Mario, Maestro spadaio dell'Europa settentrionale. Spada, in Scalini Mario (a cura di), A bon droyt. Spade di uomini liberi, cavalieri e santi. Epées d'hommes libres, chevaliers et saints, catalogo della mostra (Aosta, Museo Archeologico Regionale, 29 giugno-4 novembre 2007), Cinisello Balsamo 2007, p. 101, 7;
Terjanian, in Scalini Mario (a cura di), A bon droyt. Spade di uomini liberi, cavalieri e santi. Epées d'hommes libres, chevaliers et saints, catalogo della mostra (Aosta, Museo Archeologico Regionale, 29 giugno-4 novembre 2007), Cinisello Balsamo 2007, p. 102, n. 8;
Scalini Mario, Spada "vichinga", in Scalini Mario (a cura di), Armi e potere nell'Europa del Rinascimento, catalogo della mostra (Roma, Castel Sant'Angelo; Palazzo Venezia, 26 luglio-11 novembre 2018), Cinisello Balsamo 2018, p. 47, I.2.