Matrice di sigillo con rappresentazione della città di Roma
Manifattura dell'Europa occidentale Copia moderna da originale del 1355
Matrice sigillare circolare i cui margini sono percorsi dal titulus "+ ROMA . CAPVT . MVNDI . REGIT . ORBIS . FRENA . ROTVNDI.". Il campo è occupato dalla facciata di una chiesa dall'alto frontone intorno alla quale sono le mura urbiche intercalate da due torri di forma cilindrica sormontate da una cupola. Sulla porta di accesso alla città è vergato il titulus "AVR/EA R/OMA". L'immagine rappresenta la città di Roma.
La matrice è probabilmente una copia di età moderna – se non un falso – ottenuta attraverso la fusione di una matrice in positivo ricavata probabilmente da un calco originale.
Matrice sigillare circolare i cui margini sono percorsi dal titulus "+ ROMA . CAPVT . MVNDI . REGIT . ORBIS . FRENA . ROTVNDI.". Il campo è occupato dalla facciata di una chiesa dall'alto frontone intorno alla quale sono le mura urbiche intercalate da due torri di forma cilindrica sormontate da una cupola. Sulla porta di accesso alla città è vergato il titulus "AVR/EA R/OMA". L'immagine rappresenta la città di Roma.
La matrice è probabilmente una copia di età moderna – se non un falso – ottenuta attraverso la fusione di una matrice in positivo ricavata probabilmente da un calco originale.
Dettagli dell’opera
Scheda di catalogo
Matrice sigillare di forma circolare i cui margini sono percorsi dal titulus in scrittura onciale racchiuso da una doppia coroncina globulare: “+ ROMA . CAPVT . MVNDI . REGIT . ORBIS . FRENA . ROTVNDI”. Sul rovescio c'è una presa diametrale e sagomata. Il campo è occupato dalla facciata di una chiesa dall'alto frontone intorno alla quale si dispongono le mura urbiche intercalate da due torri di forma cilindrica sormontate da una cupola. In corrispondenza della porta di accesso alla città è vergato in scrittura onciale il titulus “AVR/EA R/OMA”. L'immagine rappresenta dunque la città di Roma. La matrice riproduce la bolla dell'imperatore Carlo IV (1316-1378) realizzata nel 1355 (Bascapé 1969) ed è testimone di una tradizione iconografica consolidata che rintraccia il precedente più antico nella bolla plumbea di Carlo Magno (801).
Cecchelli (1951) per primo ha interpretato l'edificio ecclesiale come l'antica basilica di San Pietro in Vaticano (la cui rappresentazione tuttavia è priva di connotazioni iconografiche che la rendano verisimile alla chiesa romana dato che il modello figurativo cittadino proposto nel sigillo tramanda quello tipico di area germanica, privo di riferimenti topografici reali e adattato in questo caso a Roma: così si rileva per esempio negli edifici dotati di finestre archiacute e torri circolari cupolate, Benocci 1998). Nel sigillo l'immagine di Roma viene così formulata in rapporto all'immagine imperiale: Carlo IV si pone in questo modo quale difensore della Cristianità (Benocci 1998). Il titulus contiene un verso leonino di lode a Roma che aveva avuto grande fortuna in altre bolle imperiali come per esempio quelle dell'incoronazione di Enrico III (1046), di Federico I (1164) e di Enrico VI (1195) (Benocci 1998). Le analisi microchimiche (condotte con microsonda SEM-EDS) e micrometallografiche hanno messo in luce come la matrice sia probabilmente una copia moderna – se non un falso – ottenuta attraverso la fusione di una matrice in positivo ricavata probabilmente da un calco originale (Devoto 1998).
Chiara Paniccia
Stato di conservazione
Buono.
Restauri e analisi
L'analisi microchimica del metallo, condotta con microsonda SEM-EDS, ha rilevato la presenza dei seguenti metalli: Cu (rame) 86,5%; Sn (stagno) 7%; Pb (piombo) 3,5%); Zn (zinco) 3%; Fe (ferro), Mn (manganese), tracce. Alcune aree del sigillo presentano tracce di colorazione metallica bianco-argentea, indice della presenza di stagno quasi puro applicato probabilmente per bagno diretto a caldo sull'intero sigillo.
L'analisi micrometallografica ha messo in luce come la matrice sia probabilmente una copia moderna – se non un falso – ottenuta attraverso la fusione di una matrice in positivo ricavata probabilmente da un calco originale (Devoto 1998).
Iscrizioni
«+ ROMA . CAPVT . MVNDI . REGIT . ORBIS . FRENA . ROTVNDI.»;
«AVR/EA R/OMA».
Provenienza
Collezione Corvisieri romana, 1903-1905.
Esposizioni
Roma, Castel Sant'Angelo, Esposizione internazionale di Roma, febbraio 1911.
Bibliografia
Capobianchi Vincenzo, Appunti per servire all'ordinamento delle monete coniate dal Senato romano dal 1184 al 1439 e degli stemmi primitivi del comune di Roma, in «Archivio della Società Romana di Storia patria», 18, 1895, pp. 1-82;
Capobianchi Vincenzo, Immagini simboliche e stemmi di Roma, in «Archivio della Società Romana di Storia patria», 19, 1896, pp. 347-389;
Inventario dei sigilli Corvisieri, catalogo dell'Esposizione internazionale di Roma 1911. Mostre retrospettive in Castel S. Angelo, catalogo della mostra (Roma, Castel Sant'Angelo, febbraio 1911), Roma 1911, p. 16;
Sella Pietro, Le bolle d'oro dell'Archivio Vaticano, Città del Vaticano 1934, p. 52;
Cecchelli Carlo, Vita di Roma nel Medio Evo, I, Roma 1951, pp. 112-115;
Bascapé Giacomo, Sigillografia. Il sigillo nella diplomatica nel diritto, nella storia, nell'arte, Milano 1969 (1961), p. 127;
Benocci Carla, Carlo IV di Lussemburgo (1316-1378), Re dei romani (1346-1378), I Re di Boemia (1347-1378), Imperatore (1355-1378). Riproduzione moderna, in Balbi De Caro Silvana, Benocci Carla (a cura di), La collezione sfragistica. Il Medagliere del Museo del Palazzo di Venezia, Roma, Museo Nazionale del Palazzo di Venezia, I, Roma 1998, p. 14, n. 1;
Devoto Guido, Appendice Sigillo n. cat. 1, in Balbi De Caro Silvana, Benocci Carla (a cura di), La collezione sfragistica. Il Medagliere del Museo del Palazzo di Venezia, Roma, Museo Nazionale del Palazzo di Venezia, I, Roma 1998, p. 15.