Formella da stufa
Ambito romano 1490-1510 circa
Formella da stufa quadrangolare coperta con smalto stannifero e decorata a rilievo con una Crocifissione.
Formella da stufa quadrangolare coperta con smalto stannifero e decorata a rilievo con una Crocifissione.
Dettagli dell’opera
Scheda di catalogo
Oltre alle due ulteriori formelle nelle collezioni del Museo Nazionale di Palazzo Venezia (inv. 962 TR 44; inv. 961 TR 43) si segnalano quattro formelle da stufa provenienti dalla demolizione delle volte dell'ammezzato della torre di Innocenzo III in Vaticano, anch'esse in ceramica invetriata e databili alla fine del XV secolo. Altri esemplari sono stati rinvenuti nell'esedra della Crypta Balbi. Il documento più antico conosciuto riguardo l'impiego di stufe è quello riportato da Andrea Gatari che riferisce di Francesco da Carrara il Vecchio (1325-1393) venuto a Roma nell'inverno del 1368, alloggiato nell'albergo All'insegna della Luna e che non potendosi sufficientemente riscaldare "fe' fare edificare ne la ditta stanzia due nappe de camini e le aruolle in volto secondo nostro costume, e fargli fare l'arme sue e i suoi cimieri su le nappe". Si segnala anche la “stufetta” o “bagno” di Clemente VII (1523-1534) in Castel Sant'Angelo.
L'opera in esame è inedita.
Luca Pesante
Stato di conservazione
Buono.
Provenienza
Roma, Giulio Corvisieri, 1935;
Roma, Museo Nazionale di Palazzo Venezia, 1935.