Capra in bronzo
Anonimo XV secolo
Statua di capra in bronzo, stante sulle quattro zampe fortemente stilizzate applicate al corpo ottenuto ripiegando una lamina in forma tubolare. Le zampe sono anch'esse ricavate da lamine ricurve e saldate come la testa, le corna e le orecchie al resto dell'oggetto. L'intera superficie del corpo è decorata con girali vegetali, declinanti in palmette lanceolate, "nodi di salomone" e peonie stilizzate sui quali permangono tracce di agemina in argento, ottenuta tramite applicazione con uso di bitume. Due cartigli sul ventre dell'animale riportano un'iscrizione recante un'invocazione.
Statua di capra in bronzo, stante sulle quattro zampe fortemente stilizzate applicate al corpo ottenuto ripiegando una lamina in forma tubolare. Le zampe sono anch'esse ricavate da lamine ricurve e saldate come la testa, le corna e le orecchie al resto dell'oggetto. L'intera superficie del corpo è decorata con girali vegetali, declinanti in palmette lanceolate, "nodi di salomone" e peonie stilizzate sui quali permangono tracce di agemina in argento, ottenuta tramite applicazione con uso di bitume. Due cartigli sul ventre dell'animale riportano un'iscrizione recante un'invocazione.
Dettagli dell’opera
Scheda di catalogo
Questa statuetta zoomorfa è piuttosto atipica nel panorama della metallistica islamica medioevale. Pur con alcune somiglianze con consimili oggetti, di manifattura egiziana e andalusa, non trova precisi riscontri con essi. Semmai questi si possono individuare nella decorazione tipica della metallistica mamelucca del XIV-XV secolo. I motivi a girali con palmette lanceolate e peonie risultano caratteristici dell'arte egiziana e l'iscrizione raffigurata sul ventre dell'animale conferma quella matrice. L'apparato epigrafico non manca di presentare un carattere enigmatico (nella prima parte il vocabolo “al-'Alimi” (il sapiente) è scritto con una lettera di troppo; così il seguito dell'iscrizione “al-ma'”, sic, risulta di difficile interpretazione).
Michele Bernardini
Stato di conservazione
Buono. Sono andate perdute gran parte delle incrostazioni in argento di cui restano solo alcune tracce.
Iscrizioni
«العلى مي المل»;
«al-‘ali- (sic) mī al-malā» (il sapiente al-malā).
Provenienza
Casa d'aste Ciardiello, vendita del 1946.
Fonti e documenti
Scheda OA conservata nel Museo.