Candeliere
Anonimo XIII-XIV secolo
Candeliere con base troncoconica svasata nel centro su un piede circolare e il collo cilindrico e il porta candele troncoconico saldati nella parte superiore. L'oggetto è decorato sull'intera superfice con dodici figure rappresentanti i lavori dei mesi.
Candeliere con base troncoconica svasata nel centro su un piede circolare e il collo cilindrico e il porta candele troncoconico saldati nella parte superiore. L'oggetto è decorato sull'intera superfice con dodici figure rappresentanti i lavori dei mesi.
Dettagli dell’opera
Scheda di catalogo
Questo candelabro al pari di un altro esemplare consimile, ma piuttosto diverso nell'impianto decorativo, è giunto nel santuario di Santa Maria della Mentorella (o Vulturella), in un'epoca imprecisata e non attestata da alcun documento. Attilio Rossi, autore di un'ampia monografia sul santuario (Rossi 1905) ne pubblicò per primo una notizia in cui non identificava né il soggetto delle decorazioni, né ancor meno l'apparato epigrafico. Fu invece David Storm Rice a descrivere con puntualità e raffronti stringenti il tema dei "lavori e dei mesi", estrapolato nel candelabro della Mentorella da motivi cristiani derivati a loro volta dalla classicità e dell'arte bizantina. Lo stesso Rice identificava diversi esemplari di uguale fattura, conservati in collezioni turche ed europee (Rice 1954). Sebbene Rice proponga una provenienza azerbaigiana si può ritenere oggi più verosimile che questo tipo di candelieri provenisse da un ambiente anatolico e c'è chi ha ipotizzato che fossero della regione di Konya che era sotto il controllo mongolo degli ormai sottomessi selgiuchidi di Rum (Ward 1993). Diversi esemplari analoghi sono conservati in collezioni turche e in particolare presso il Museo di Arte turca e islamica di Istanbul; un altro esemplare dello stesso genere è custodito presso il Museo Civico di Bologna. Scerrato incluse questo candelabro insieme all'altro esemplare conservato presso il Museo di Palazzo Venezia (analogo, per forma ma diverso per contenuto iconografico) nel volume Gli Arabi in Italia (Scerrato, Gabrieli 1993, nr. 507); il candeliere fu anche esposto nel 1993-1994 nella mostra Eredità dell'Islam. Arte islamica in Italia.
Se l'apparato epigrafico, fatto di epiteti elogiativi, non fornisce datazioni, luoghi di esecuzione e il nome di un eventuale esecutore, si può ipotizzare sul piano stilistico, una datazione che rimonti alla seconda metà del XIII secolo e forse al primo decennio del XIV. Si può anche pensare che la donazione eseguita al santuario della Mentorella, sia stata fatta da cristiani e che gli stessi oggetti provenissero da un contesto cristiano o comunque in relazione con artefici cristiani.
Michele Bernardini
Stato di conservazione
Buono.
Restauri e analisi
Si segnala una nota già presumibilmente redatta ai tempi di un restauro rinvenuta negli archivi del Museo.
Iscrizioni
Sette fasce epigrafiche con lo stesso testo ripetuto «gloria perpetua, prosperità, autorità».
1 fascia: sul sostegno della candela, i cartigli circolari sono campiti con figure di arpie;
العز الداٸم الاقبا| ل الشامل و الا| امر العز الداٸم لاقبا| ل الشامل والامر |
«Gloria eterna, prosperità assoluta, comando, gloria eterna prosperità assoluta, comando»;
2 fascia: collo del sostegno per la candela;
العز الداٸم| الاقبا ل الشامل و الا| امر العز |الداٸم
«Gloria eterna, prosperità assoluta, comando»;
3 fascia: all'interno della superficie esterna del piattello sul quale poggia il collo
العز الداٸم الاقبال الشا|مل و الام|
«Gloria eterna, prosperità assoluta, comando».
Provenienza
Tivoli, Santuario di Santa Maria della Mentorella (o Vulturella);
in deposito temporaneo presso il Museo Nazionale di Palazzo Venezia.
Esposizioni
Venezia, Palazzo Ducale, Eredità dell'Islam, Arte Islamica in Italia, 10 ottobre 1993-30 aprile 1994.
Bibliografia
Rossi Attilio, Santa Maria in Vulturella (Tivoli). Ricerche di Storia e d'Arte, Roma 1905, pp. 78-86, tav. XII;
Rice David, Storm, The Seasons and the Laborsof the Months in Islamic Art, in «Ars Orientalis», I (1954): pp. 1-39, tav. 9b;
Scerrato, in Scerrato Umberto, Gabrieli Francesco (a cura di), Gli Arabi in Italia, Milano 1993, p. 458, nr. 507;
Ward Rachel M., Candeliere in ottone o in bronzo, in Curatola Giovanni (a cura di), Eredità dell'Islam. Arte Islamica in Italia, catalogo della mostra (Venezia, Palazzo Ducale, 30 ottobre 1993-30 aprile 1994), Cinisello Balsamo 1993, pp. 242-243, nr. 130A.