Brocchiere
Manifattura della Germania settentrionale 1560 circa
Brocchiere (scudo) tondo dotato di cuspide centrale. Il bordo è rilevato e inciso a cordone affiancato da una serie di ribattini a testa tonda in acciaio. La superficie è decorata all'acquaforte con motivi geometrici “alla moresca“. Questi sono disposti su una fascia lungo il bordo e su quattro spicchi a raggiera. Gli spazi lasciati bianchi recano al centro quattro tondi incisi con lo stesso motivo di cui sopra. Sono visibili quattro piccoli fori che in origine servivano per il passaggio dei rivetti che fissavano l'imbracciatura.
Brocchiere (scudo) tondo dotato di cuspide centrale. Il bordo è rilevato e inciso a cordone affiancato da una serie di ribattini a testa tonda in acciaio. La superficie è decorata all'acquaforte con motivi geometrici “alla moresca“. Questi sono disposti su una fascia lungo il bordo e su quattro spicchi a raggiera. Gli spazi lasciati bianchi recano al centro quattro tondi incisi con lo stesso motivo di cui sopra. Sono visibili quattro piccoli fori che in origine servivano per il passaggio dei rivetti che fissavano l'imbracciatura.
Dettagli dell’opera
Scheda di catalogo
Questo tipo di largo scudo rotondo in acciaio era comunemente usato per vari giochi guerreschi e costituiva uno degli elementi più comuni nelle grandi guarniture d'armi. Lo scudo come elemento protettivo in battaglia declinò con l'introduzione dalla fine del Trecento delle armature in piastra d'acciaio. Nel secolo successivo il corpo del guerriero era ormai totalmente racchiuso in un guscio d'acciaio che gli permetteva di muoversi in piena sicurezza mantenendo entrambe le mani libere. Lo scudo mantenne tuttavia un ampio utilizzo in disparati giochi guerreschi sia a piedi sia a cavallo. Il nome di brocchiere deriva dalla cuspide, detta brocco, posizionata al centro e che caratterizza questo tipo di manufatti. La decorazione a nastri intrecciati si afferma in Germania attorno al 1560 ispirandosi al gusto moresco diffusosi proprio in quel periodo. Di Carpegna (di Carpegna 1969, p. 33) suggerisce interessanti parallelismi stilistici fra questo brocchiere e due rotelline da bracciale già nella Collezione Meyrick e un fiancale nella Collezione Kienbusch. Scalini (Scalini 2018, p. 108) indica un'affinità delle decorazioni del brocchiere con quella della guarnitura per Ferdinando I d'Asburgo che nel 1558 commissionò numerose panoplie ai corazzai più importanti del tempo.
Riccardo Franci
Scheda pubblicata il 12 Giugno 2025
Stato di conservazione
Buono. Si evidenziano abrasioni superficiali che in alcuni punti hanno interessato le incisioni, in particolar modo nei pressi del brocco centrale. Alcune crepe e sfogliature dell'acciaio sono evidenti sul bordo esterno.
Provenienza
Collezione Odescalchi;
Roma, Museo Nazionale di Palazzo Venezia, 30 giugno 1959.
Esposizioni
Roma, Museo Nazionale di Palazzo Venezia, Antiche armi dal sec. IX al XVIII. Già Collezione Odescalchi, maggio-luglio 1969;
Roma, Museo Nazionale di Palazzo Venezia, Belle e terribili. La collezione Odescalchi, 18 dicembre 2002-23 marzo 2003;
Roma, Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo; Roma, Museo Nazionale di Palazzo Venezia, Armi e potere nell’Europa del Rinascimento, 26 luglio-11 novembre 2018.
Bibliografia
di Carpegna Nolfo (a cura di), Antiche armi dal sec. IX al XVIII. Già Collezione Odescalchi, catalogo della mostra (Roma, Museo Nazionale di Palazzo Venezia, maggio-luglio 1969), con schede a cura del curatore, Roma 1969, n. 182;
di Carpegna Nolfo, Le armi Odescalchi, Roma 1976, p. 33;
Barberini Maria Giulia (a cura di), Belle e terribili. La collezione Odescalchi. Armi bianche e da fuoco, catalogo della mostra (Roma, Museo Nazionale di Palazzo Venezia, 18 dicembre 2002-23 marzo 2003), Roma 2002, p. 65;
Scalini, in Scalini Mario (a cura di), Armi e potere nell’Europa del Rinascimento, catalogo della mostra (Roma, Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo; Roma, Museo Nazionale di Palazzo Venezia, 26 luglio-11 novembre 2018), Cinisello Balsamo 2018, p. 108, n. III.9.