Base esagonale con corteo dionisiaco

Italia settentrionale Ultimo quarto del XV secolo

In mostra presso Palazzo Venezia

La piccola base esagonale è costituita da un insieme di placchette, di cui tre raffigurano i partecipanti a un corteo dionisiaco (Dioniso, una menade danzante e un satiro che suona il doppio flauto), mentre le restanti, più piccole, sono ornate da candelabra e decorazioni vegetali. Il soggetto delle placchette figurate e il tipo di composizione richiamano la cultura antiquaria di fine Quattrocento dell’Italia settentrionale, tra Veneto e Lombardia.

La piccola base esagonale è costituita da un insieme di placchette, di cui tre raffigurano i partecipanti a un corteo dionisiaco (Dioniso, una menade danzante e un satiro che suona il doppio flauto), mentre le restanti, più piccole, sono ornate da candelabra e decorazioni vegetali. Il soggetto delle placchette figurate e il tipo di composizione richiamano la cultura antiquaria di fine Quattrocento dell’Italia settentrionale, tra Veneto e Lombardia.

Dettagli dell’opera

Denominazione: Base esagonale con corteo dionisiaco Ambito Italia settentrionale Data oggetto: Ultimo quarto del XV secolo Materiale: Bronzo Dimensioni: altezza 7 cm; larghezza 6,5 cm
Tipologia: Sculture Acquisizione: 1934 Luogo: Palazzo Venezia Numero inventario principale: 9280

La piccola base esagonale è costituita da tre placchette raffiguranti i partecipanti a un corteo dionisiaco, intervallate da altre più piccole ornate con candelabra e decorazioni vegetali.
Il giovane nudo rappresentato in piedi con il capo proteso all’indietro, il tirso in una mano e un’anfora nell’altra potrebbe essere identificato con Dioniso (Toderi, Vanel 1996), anche le altre placchette raffigurano personaggi del suo corteo: la menade danzante e il satiro che suona il doppio flauto. Entrambe nude, anche queste figure sono prese dal delirio bacchico: la menade è ritratta con le braccia alzate a suonare il cembalo, con un velo che le volteggia intorno, il satiro incede suonando.
Di queste placchette esistono varie versioni, montate su oggetti diversi che a volte formano delle basi esagonali, come nel caso dell'esemplare di Palazzo Venezia, o ottagonali (come il calamaio di Berlino, Staatliche Museen, inv. 2814, Bange 2022, p. 57). Nella versione ottagonale, a queste tre placchette se ne aggiunge una quarta raffigurante una menade nuda vista di schiena (figura che Molinier 1886, p. 14 identificava come allegoria della Fortuna).
È prudente mantenere per queste placchette un'attribuzione generica alla cultura figurativa di ascendenza classicista che a fine Quattrocento si sviluppa tra Veneto e Lombardia.
Già Molinier (1886) proponeva il riferimento a un imprecisato medaglista dell’Italia settentrionale, e indicava la presenza di analoghe figurazioni della Menade e del Satiro sul grandioso portale del cremonese palazzo Stanga, oggi al Louvre (attribuito a Pietro da Rho, ultimo quarto del XV secolo; RF 204), che costituisce quindi un ulteriore riferimento per la datazione delle placchette montate nella base conservata a Palazzo Venezia.

Clara Seghesio

Buono.

Roma, Collezione Barsanti, 1934, n. 53; 
Roma, Museo Nazionale di Palazzo Venezia, lascito, 1934.

Molinier Émile, Les bronzes de la Renaissance. Les Plaquettes. Catalogue raisonné, tomo 1, Paris 1886, pp. 14-15;
Supino Igino Benvenuto, Catalogo del R. Museo Nazionale di Firenze (palazzo del Podestà), Roma 1898, p. 90, n. 271;
Goldschmidt Fritz, Die Italienischen Bronzen der Renaissance und des Barock, tomo 1, Büsten, Statuetten und Gebrauchsgegenstände, Berlin 1914, p. 52, n. 251;
Planiscig Leo, Die Estensische Kunstsammlung, vol. 1, Skulpturen und Plastiken des Mittelalters und der Renaissance, Wien 1919, p. 164, n. 258;
Bange Ernst Friedrich, Die Italienischen Bronzen der Renaissance un des Barock, vol. II, Reliefs und plaketten, Berlin und Leipzig 1922, pp. 15, 57, nn. 104, 417;
Pollak Ludwig, Raccolta Alfredo Bardanti. Bronzi italiani (Trecento-Settecento), Roma 1922, p. 75, n. 53;
Middeldorf Ulrich, Goerz Oswald, Medals and Plaquettes from the Sigmund Morgenroth Collection, Chicago 1944, p. 32, n. 216;
Santangelo Antonino (a cura di), Museo di Palazzo Venezia. Catalogo delle sculture, Roma 1954, p. 48;
Leithe-Jasper Manfred, in Feuchtmüller Rupert, Itali6nische Kleinplastiken, Zeichnungen und Musik der Renaissance, Waffen des 16. und 17. Jahrhunderts, Wien 1976, pp. 188-189, nn. 226-227;
Cannata Pietro, Rilievi e placchette dal XV al XVIII secolo, Roma 1982, pp. 46-47, n. 18;
Toderi Giuseppe, Vannel Fiorenza, Placchette. Secoli XI-XVIII nel Museo Nazionale del Bargello, Firenze, 1996, pp. 133-135, nn. 242-244;
Cannata, in Cannata Pietro (a cura di), Museo Nazionale del Palazzo di Venezia, vol. 3, Sculture in bronzo, Roma 2011, p. 38, n. 18.

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