Barbuta (coppo di)

Manifattura italiana 1320-1340 circa

In mostra presso Palazzo Venezia

Coppo di barbuta bombato e dalla forma appuntita con frontale corto. Lungo i bordi si dispongono i fori per la falsata (fodera tessile o in pelle) e le femminelle su cui appendere il camaglio.

Coppo di barbuta bombato e dalla forma appuntita con frontale corto. Lungo i bordi si dispongono i fori per la falsata (fodera tessile o in pelle) e le femminelle su cui appendere il camaglio.

Dettagli dell’opera

Denominazione: Barbuta (coppo di) Ambito Manifattura italiana Data oggetto: 1320-1340 circa Materiale: Ferro Tecnica: Forgiatura Dimensioni: altezza 20,5 cm; diametro 20 cm; peso 2300 g
Tipologia: Armi Acquisizione: 30 giugno 1959 Luogo: Palazzo Venezia Numero inventario principale: 12041 Altri numeri Odescalchi n. 797

Coppo di barbuta bombato e dalla forma appuntita (mancante della punta, sostituita da una vecchia ribattitura,  Tomei 1977) con frontale corto. Il pezzo (anche definito "cervelliera" o "bacinetto") era funzionale alla protezione della testa; in origine esso era probabilmente dotato di un rivestimento tessile e un ricasco a camaglio a campana che sarebbe ricaduto sulle spalle (Scalini 2018). Numerose ribattiture sono state inserite a colmare le lacune dell'originale. Lungo i bordi si dispongono i fori per la falsata (fodera tessile o in pelle) e le femminelle su cui appendere il camaglio. Sono visibili i fori per il fissaggio delle cerniere della visiera (mancante). In corrispondenza del bordo del frontale si dispongono due serie di tre fori per parte mentre al centro, più in alto, sono collocati due ganci l'uno sovrapposto all'altro con funzione di trattenere il nasale e di poterlo adattare a due altezze diverse. Questo tipo di coppo ebbe grande fortuna in area italica, dove è documentato almeno fino al 1360, e sostituì quasi interamente l'uso dell'elmo cilindrico (in origine il coppo veniva indossato sotto il grande elmo). Questo tipo di armatura era a uso esclusivo della cavalleria (Scalini 2014; Scalini 2018). Il coppo è stato confrontato da Nolfo di Carpegna (1969) con un bacinetto custodito presso il Museo Comunale di San Gimignano (anch'esso conservante i perni moschettati della visiera, Terenzi 1967); è da lui datato al 1400 circa e assegnato dubitativamente all'Italia. Laking (1920) aveva invece assegnato il bacinetto all'Italia settentrionale mentre Terenzi (1967) proponeva una datazione al 1340 circa. 

Chiara Paniccia

Non buono. Segni di colpi contundenti e danni provocati dalla ruggine. Numerose lacune sanate con ribattiture.

Il coppo presenta segni di un intervento avvenuto in data non precisabile, precedente all'acquisizione nelle collezioni di Palazzo Venezia (1959), che ha comportato l'applicazione di metallo tenero (probabilmente piombo) a risarcire le lacune presenti sulla superficie ferrea.

Su un lato nel margine inferiore è la marca di una «M» gotica (mm 5x4).

Collezione Odescalchi (manufatto acquisito dall'antiquario Bacherau a Parigi nel 1901)

Poppi, Castello dei conti Guidi, Mostra di armi antiche. Sec. XIV-XV, 1967;
Roma, Palazzo Venezia, Antiche armi dal sec. IX al XVIII già Collezione Odescalchi, maggio-luglio 1969;
Roma, Museo Nazionale di Palazzo Venezia, L'elmo lucente. Dal XV al XIX secolo nella collezione Odescalchi, 16 dicembre 2004-16 gennaio 2005;
Roma, Castel Sant'Angelo; Palazzo Venezia, Armi e potere nell'Europa del Rinascimento, 26 luglio-11 novembre 2018.

Tomei Alessandro, Scheda OA n. 31393 della Soprintendenza per i beni artistici e storici di Roma, 29 ottobre 1977.

Laking Guy Francis, A Record of European Armour and Arms through Seven Centuries, I, London 1920, p. 230, fig. 269;
di Carpegna Nolfo, La Collezione d'Armi Odescalchi in Roma, in «Waffen- und Kostümkunde», 3, 1961, pp. 63-71;
Terenzi Marcello (a cura di), Mostra di armi antiche. Sec. XIV-XV, catalogo della mostra (Poppi, Castello dei conti Guidi, 1967), Firenze 1967, n. 26;
di Carpegna Nolfo (a cura di), Antiche armi dal sec. IX al XVIII già Collezione Odescalchi, catalogo della mostra (Roma, Palazzo Venezia, maggio-luglio 1969), Roma 1969, p. 8;
Barberini Maria Giulia, Bacinetto, in Barberini, Maria Giulia (a cura di), L'elmo lucente. Dal XV al XIX secolo nella collezione Odescalchi, catalogo della mostra (Roma, Museo Nazionale di Palazzo Venezia, 16 dicembre 2004-16 gennaio 2005), Roma 2004, p. 5, n. 1;
Scalini Mario, From Helmets to Buckets. Bascinets and Hand Artillery of the Aldobrandesco Fortress of Piancastagnaio, in La Rocca Donald J. (a cura di), The Armourer's Art. Essays in Honour of Stuart Pyhrr, Woonsocket, Rhode Island 2014, pp. 43-54;
Scalini Mario, Barbuta (coppo di), in Scalini Mario (a cura di), Armi e potere nell'Europa del Rinascimento, catalogo della mostra (Roma, Castel Sant'Angelo; Palazzo Venezia, 26 luglio-11 novembre 2018), Cinisello Balsamo 2018, p. 54.

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