Armatura

Manifattura di Augusta 1560-1569

Armatura da uomo d'arme composta da elmo (non suo), gola, busto costolato, con fori per resta ormai perduta, dotato di scarselle di quattro lame, spallacci con buffe, bracciali, manopole a mittene, gambiere sane dotate di scarpe. Su nove dei pezzi è punzonato lo stemma di Augusta con la pigna. Tutte le parti sono finemente incise a bande con girali e fogliami frammiste a parti d'armature, strumenti musicali, volatili e figure umane tutte su fondo granito e annerito.

Armatura da uomo d'arme composta da elmo (non suo), gola, busto costolato, con fori per resta ormai perduta, dotato di scarselle di quattro lame, spallacci con buffe, bracciali, manopole a mittene, gambiere sane dotate di scarpe. Su nove dei pezzi è punzonato lo stemma di Augusta con la pigna. Tutte le parti sono finemente incise a bande con girali e fogliami frammiste a parti d'armature, strumenti musicali, volatili e figure umane tutte su fondo granito e annerito.

Dettagli dell’opera

Denominazione: Armatura Ambito Manifattura di Augusta Data oggetto: 1560-1569 Materiale: Acciaio, Cuoio Dimensioni: altezza 177 cm; larghezza 66 cm; peso 20400 g
Tipologia: Armi Acquisizione: 30 giugno 1959 Luogo: Palazzo Venezia Numero inventario principale: 11571 Altri numeri Odescalchi 281

L'armatura fa parte di un gruppo commissionato dall'imperatore Massimiliano II e in parte ancora conservatosi sebbene disperso in varie collezioni. Il maggior numero delle armature è ancora presente nella collezione imperiale conservata al Kunsthistorisches Museum di Vienna (A 473, A 535, A 1044, A 1052, A 1179), una si trova alla Wallace Collection di Londra (A 34, A269, A 281) che conserva anche la sella e la mezza testiera da cavallo, altre sono al Musée de l'Armée Invalides di Parigi (G 66, G 67, G68, G 596), singoli pezzi sono dispersi in altri musei fra cui, osserva Scalini (Scalini 2018, p. 104), la stessa raccolta Odescalchi che oltre alla presente armatura possiede una targhetta intraversata (inv. 11581) attribuibile allo stesso nucleo. Le armature conservate alla Wallace Collection presentano differenze stilistiche e morfologiche che già Mann imputava all'unione di parti di armature realizzate per soggetti diversi oppure allo scambio fra pezzi destinati ad attività ludiche diverse (Scalini 2018). L'elmo montato su quest'armatura faceva parte dell'insieme per Ferdinando II d'Austria, attribuito a Stefan Romoser, tuttora conservato a Vienna (A 981) ed esposto senza copricapo. Scalini nota anche che la visiera traforata da torneo dell'esemplare in esame corrisponde a quella dell'elmo realizzato da Jorg Seusenhofer conservato a Philadelphia e pertinente alla stessa guarnitura (Scalini 2018). La decorazione a delfini è la stessa riscontrabile sull'armatura del gigante Giovanni Bona che accompagnò Ferdinando nel torneo del 1560 ora conservata nel castello di Ambras presso Innsbruck (A 634). L'abbinamento dei due uomini, l'arciduca e il gigante, rivestiti delle due armature gemelle in occasione del torneo, doveva sicuramente destare grande stupore.

Riccardo Franci

Scheda pubblicata il 12 Giugno 2025

Buono. Poche abrasioni e superfici con alterazioni concentrate particolarmente sugli schinieri. L'elmo si presenta in condizioni un po' peggiori con rotture alla cresta, tracce di corrosione e abrasioni di alcune zone decorate dalle incisioni.

La marca con la pigna, stemma della città di Augusta, compare su nove pezzi dell'insieme.

Collezione Spitzer;
Collezione Odescalchi;
acquistata dalla Stato italiano, 30 giugno 1959;
Roma, Museo Nazionale di Palazzo Venezia, 1969.

Roma, Museo Nazionale di Palazzo Venezia, Antiche armi dal sec. IX al XVIII. Già Collezione Odescalchi, maggio-luglio 1969;
Roma, Museo Nazionale di Palazzo  Venezia, Belle e terribili. La collezione Odescalchi, 18 dicembre 2002-23 marzo 2003;
Roma, Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo; Roma, Museo Nazionale di Palazzo Venezia, Armi e potere nell’Europa del Rinascimento, 26 luglio-11 novembre 2018.

Molinier Émile, Armes et armures, in La collection Spitzer, VI, Paris 1892, n. 31;
di Carpegna Nolfo (a cura di), Antiche armi dal sec. IX al XVIII. Già Collezione Odescalchi, catalogo della mostra (Roma, Museo Nazionale di Palazzo  Venezia, maggio-luglio 1969), con schede a cura del curatore, Roma 1969, p. 3, n. 3;
di Carpegna Nolfo, Le armi Odescalchi, Roma 1976, p. 3;
Barberini Maria Giulia (a cura di), Belle e terribili. La collezione Odescalchi. Armi bianche e da fuoco, catalogo  della mostra (Roma, Museo Nazionale di Palazzo Venezia, 18 dicembre 2002-23 marzo 2003), Roma 2002, p. 8;
Scalini, in Scalini Mario (a cura di), Armi e potere nell’Europa del Rinascimento, catalogo della mostra (Roma, Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo; Roma, Museo Nazionale di Palazzo  Venezia, 26 luglio-11 novembre 2018), Cinisello Balsamo 2018,  p. 104, n. III.6.

Oggetti correlati

Correlati
acciaio
cuoio
Armi
manifattura di Augusta
1400 d.C. - 1600 d.C.