Arcangelo Gabriele; Cristo in pietà; San Giovanni Battista
Ambito lombardo Ultimo quarto del XV secolo
Le tre tavolette da soffitto, riconducibili all'ambito lombardo di tardo Quattrocento, raffigurano l’Arcangelo Gabriele (a), Cristo in pietà (b) e il Battista (c), inquadrandone il volto e la parte superiore del busto. Le figure si stagliano contro un fondo verde acqua decorato con motivi fitomorfi stilizzati, i loro contorni sono tracciati mediante delle linee nere molto marcate mentre gli incarnati sono resi risparmiando la superficie lignea del supporto. Il rosso è utilizzato per alcuni particolari come i nastri svolazzanti dell’arcangelo, il sangue e l’aureola raggiata di Cristo.
Le tre tavolette da soffitto, riconducibili all'ambito lombardo di tardo Quattrocento, raffigurano l’Arcangelo Gabriele (a), Cristo in pietà (b) e il Battista (c), inquadrandone il volto e la parte superiore del busto. Le figure si stagliano contro un fondo verde acqua decorato con motivi fitomorfi stilizzati, i loro contorni sono tracciati mediante delle linee nere molto marcate mentre gli incarnati sono resi risparmiando la superficie lignea del supporto. Il rosso è utilizzato per alcuni particolari come i nastri svolazzanti dell’arcangelo, il sangue e l’aureola raggiata di Cristo.
Dettagli dell’opera
(b) Cristo in pietà: altezza cm 19,6; larghezza cm 45,9;
(c) San Giovanni Battista: altezza cm 19,7; larghezza cm 45,5.
Scheda di catalogo
Queste tavolette provengono dalla collezione di José Gallegos, e furono acquistate dall’allora Regia Galleria d’Arte Antica di Palazzo Corsini a Roma in una data imprecisata ma circoscrivibile tra il 1909, anno della prima vendita all’asta di alcuni oggetti d’arte della Collezione Gallegos, e il 1917 data di morte del pittore collezionista. Le tavolette da soffitto con soggetti sacri sono assai più rare rispetto a quelle che presentano elementi naturalistici e zoomorfi, ritratti di uomini illustri dell’antichità e del presente, stemmi e motivi araldici, e provengono quasi esclusivamente da complessi religiosi, come ad esempio la serie della canonica di San Lorenzo a Lodi, quella del Vecchio refettorio nel convento della chiesa di Santa Maria del Carmine di Brescia o quella del monastero di San Pietro in Oliveto presso la stessa città. Probabilmente anche le tre qui esaminate provengono da un ignoto ambiente ecclesiastico e facevano parte di un complesso più vasto, nel quale era sicuramente inclusa una rappresentazione della Vergine Annunziata (data la presenza dell’arcangelo con il giglio) e di altre figure di santi posti uno di fronte all’altro, come di consuetudine. Il linguaggio quasi xilografico delle figure, la loro raffigurazione a mezzo busto, il contrasto cromatico tra l’ocra e l’azzurro, la presenza di cartigli con iscrizioni in capitali latine prive di qualsiasi velleità archeologica sono caratteristiche che si ritrovano anche nella cospicua serie di tavolette provenienti dal salone di palazzo Ghiringhelli a Bellinzona, oggi parzialmente esposte nel locale Museo di Castelgrande, che si ritengono eseguite nel decennio 1470-1480 (Segre 2018). Tuttavia, bisogna rilevare che le nostre figure presentano uno stile grafico insistito che non si rileva in quelle più flessuose di Bellinzona e che il loro carattere quasi assimilabile a un’incisione si può ravvisare anche in altre tavolette lombarde: come quelle già citate di Santa Maria del Carmine a Brescia e della canonica di San Lorenzo a Lodi, cicli entrambi databili entro gli ultimi due decenni del Quattrocento.
Le opere qui analizzate sono inedite.
Lorenzo Pirazzi
Stato di conservazione
Discreto.
Iscrizioni
Sul cartiglio alle spalle di Cristo (b): «VIA VERITAS ET VITA»;
sul cartiglio di San Giovanni Battista (c): «·ECE [sic]·AGNUS·DEI·».
Provenienza
Roma, Collezione José Gallegos [inizio sec. XX];
Roma, Regia Galleria d’Arte Antica, fino al 1919;
Roma, Museo Nazionale del Palazzo di Venezia, depositi.
Bibliografia
Segre Vera, Le tavolette del soffitto di Bellinzona e le loro tangenze tematiche con i soffitti di Viadana (Mantova), di Lagnasco (Cuneo) e della Francia meridionale, in Bourin Monique, Marubbi Mario, Milanesi Giorgio (a cura di), Storie di animali e di iconografie lontane, Atti dell'Incontro internazionale di studiosi delle tavolette da soffitto e dei soffitti dipinti medievali (Viadana 2017), Viadana 2018, pp. 233-276.