Anni difficili
Consegnata dall’architetto Brasini, la nuova Ala sui Fori Imperiali vive di mostre temporanee e una breve stagione come sede del Museo Centrale del Risorgimento
Al termine di una lunga e complessa campagna di lavori, Armando Brasini consegnò nel 1935 la nuova ala sui Fori Imperiali. Da quel momento l’edificio seguì le complesse vicende del Museo Centrale del Risorgimento. Vari problemi, di natura economica e poi lo scoppio della guerra ne rimandarono l’inaugurazione e l’apertura al pubblico.
Nel secondo dopoguerra l’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano organizzò nell’ala su via dei Fori Imperiali diverse mostre a carattere temporaneo. Di particolare importanza, anche per l’indubbia carica ideale, la mostra aperta nel 1949, in occasione del centenario della Repubblica Romana.
Il 2 ottobre 1970 l’edificio aprì ufficialmente le porte ai visitatori in occasione dell’inaugurazione del Museo Centrale del Risorgimento: esso ospitava le prime quattro delle cinque sezioni dell’esposizione permanente. Questa stagione finì già nel 1980, con la chiusura del museo: l’anno precedente un guasto alle condutture dell’acqua e i conseguenti danni all’impianto elettrico avevano reso i locali inagibili.
Dal 1980 l’Ala su via dei Fori Imperiali, in genere detta Ala Brasini dal nome del suo architetto, aprì solo in occasione di esposizioni temporanee. La stagione delle mostre s’intensificò nel 2000, in occasione del Giubileo, su iniziativa di Giuseppe Talamo (1925-2010), Presidente dell’Istituto per la Storia del Risorgimento italiano.