Anni difficili

Consegnata dall’architetto Brasini, la nuova Ala sui Fori Imperiali vive di mostre temporanee e una breve stagione come sede del Museo Centrale del Risorgimento 

La consegna del cantiere

Al termine di una lunga e complessa campagna di lavori, Armando Brasini consegnò nel 1935 la nuova ala sui Fori Imperiali. Da quel momento l’edificio seguì le complesse vicende del Museo Centrale del Risorgimento. Vari problemi, di natura economica e poi lo scoppio della guerra ne rimandarono l’inaugurazione e l’apertura al pubblico.

Album con rilievi acquerellati, contenenti il Rilievo dei ruderi rinvenuti, sul colle Capitolino e adiacenze, durante i lavori di sterro per la costruzione del nuovo Museo del Risorgimento, Ufficio Tecnico dei Lavori c.d. Genio Civile

Album con rilievi acquerellati, contenenti il Rilievo dei ruderi rinvenuti, sul colle Capitolino e adiacenze, durante i lavori di sterro per la costruzione del nuovo Museo del Risorgimento, Ufficio Tecnico dei Lavori c.d. Genio Civile

Una lunga stagione di mostre

Nel secondo dopoguerra l’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano organizzò nell’ala su via dei Fori Imperiali diverse mostre a carattere temporaneo. Di particolare importanza, anche per l’indubbia carica ideale, la mostra aperta nel 1949, in occasione del centenario della Repubblica Romana.

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I triumviri della Repubblica Romana Giuseppe Mazzini, Carlo Armellini e Aurelio Saffi, in una stampa conservata presso il Museo Centrale del Risorgimento

I triumviri della Repubblica Romana Giuseppe Mazzini, Carlo Armellini e Aurelio Saffi, in una stampa conservata presso il Museo Centrale del Risorgimento

Francobollo di posta ordinaria da 100 Lire emesso il 18 maggio 1949, in occasione del Centenario della Repubblica Romana

Francobollo di posta ordinaria da 100 Lire emesso il 18 maggio 1949, in occasione del Centenario della Repubblica Romana

Stampa popolare sulla partecipazione di Giuseppe Garibaldi alla Repubblica Romana del 1849, conservata presso il Museo Centrale del Risorgimento

Stampa popolare sulla partecipazione di Giuseppe Garibaldi alla Repubblica Romana del 1849, conservata presso il Museo Centrale del Risorgimento

Dieci anni di apertura stabile

Il 2 ottobre 1970 l’edificio aprì ufficialmente le porte ai visitatori in occasione dell’inaugurazione del Museo Centrale del Risorgimento: esso ospitava le prime quattro delle cinque sezioni dell’esposizione permanente. Questa stagione finì già nel 1980, con la chiusura del museo: l’anno precedente un guasto alle condutture dell’acqua e i conseguenti danni all’impianto elettrico avevano reso i locali inagibili.

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Veduta dell'abside della chiesa di San Pancrazio nel giugno del 1849 in un dipinto di metà XIX secolo, conservato presso il Museo Centrale del Risorgimento

Veduta dell'abside della chiesa di San Pancrazio nel giugno del 1849 in un dipinto di metà XIX secolo, conservato presso il Museo Centrale del Risorgimento

Veduta delle rovine della chiesa di San Pietro in Montorio nel giugno del 1849 in un dipinto di metà XIX secolo, conservato presso il Museo Centrale del Risorgimento

Veduta delle rovine della chiesa di San Pietro in Montorio nel giugno del 1849 in un dipinto di metà XIX secolo, conservato presso il Museo Centrale del Risorgimento

Di nuovo mostre

Dal 1980 l’Ala su via dei Fori Imperiali, in genere detta Ala Brasini dal nome del suo architetto, aprì solo in occasione di esposizioni temporanee. La stagione delle mostre s’intensificò nel 2000, in occasione del Giubileo, su iniziativa di Giuseppe Talamo (1925-2010), Presidente dell’Istituto per la Storia del Risorgimento italiano.

Le due mostre intitolate Renoir. La maturità tra classico e moderno e Abbazia di Fossanova. 800 anni tra storia e futuro allestite nel 2008

Le due mostre intitolate Renoir. La maturità tra classico e moderno e Abbazia di Fossanova. 800 anni tra storia e futuro allestite nel 2008