Al centro di Roma: un racconto lungo un anno

 

Da martedì 17 gennaio 2023 parte a Palazzo Venezia la nuova edizione: quaranta incontri con i protagonisti del mondo della storia, dell’arte, dell’architettura, dell’archeologia e della musica.

Dal 17 gennaio 2023 prende il via la nuova edizione della rassegna Al centro di Roma, ideata da Edith Gabrielli, direttrice dell’Istituto VIVE - Vittoriano e Palazzo Venezia. La rassegna prevede un fitto programma di conferenze per ampliare l’offerta culturale del VIVE e contribuire al rilancio dell’area di piazza Venezia come luogo di incontro e socialità.

Quaranta gli appuntamenti: da gennaio a dicembre, il pubblico ha l’occasione di incontrare e ascoltare protagonisti del mondo della storia, dell’arte, dell'architettura, dell’archeologia e della musica.

Le conferenze di docenti universitari, professionisti e grandi specialisti si svolgono nella Sala del Refettorio di Palazzo Venezia

La rassegna Al centro di Roma si articolerà in cinque cicli di incontri.

CICLO STORIA
Da Roma al mondo. Racconti di un passato che vive 
A cura di Francesco Benigno, professore ordinario di Storia moderna, Scuola Normale Superiore di Pisa 
In collaborazione con la Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea e la Fondazione Gramsci

In dieci incontri, affidati a storici di grande capacità ed esperienza si parlerà di temi decisivi della storia del paese (e del mondo): storie trascorse, disposte lungo un arco temporale ampio, che va dall’età antica al mondo contemporaneo, ma che parlano ancora all’oggi. Al centro di ognuno di questi racconti vi sarà un personaggio, maschio o femmina, e attorno a lui o a lei, alla sua vita, alle sue parole, ai suoi gesti, una vicenda passata ma ancora viva. Per ogni personaggio si approfondirà così un tema che ancora oggi ci tocca, mettendo a fuoco problematiche che meritano di essere ripensate e discusse: attorno alla città di Roma, all’Italia da costruire e poi a quella nata, alla Repubblica, alla politica di ieri e di oggi; ma anche, più generalmente, al cattolicesimo nel mondo e alla Shoah. Storie capaci di stupire e di far riflettere: mostrando che il passato, se interrogato correttamente, insegna.

CICLO STORIA DELL’ARTE
Dal VIVE alla città: storia delle arti a Roma dal Quattrocento al Novecento 
A cura di Silvia Ginzburg, 
professoressa ordinaria di Storia dell’arte moderna, Università di Roma Tre

Dopo la calorosa accoglienza di pubblico della prima edizione il ciclo di conferenze di storia dell’arte del VIVE si rinnova. Il racconto si apre alla città: opere, artisti, episodi che hanno lasciato un segno nella storia delle arti a Roma, dal Quattrocento al Novecento, verranno presentati da studiosi di fama e specialisti dei diversi casi indagati. 
Dagli affreschi alle sculture, dai mobili alle pale d’altare, dai musei e dalle collezioni alle gallerie e alle riviste, dai percorsi degli artisti alla fortuna degli stili: oggetti, luoghi, individui, stagioni del gusto e della ricerca che hanno preso vita nel contesto romano in momenti diversi. La città ne conserva le tracce e il VIVE offre la possibilità al pubblico di scoprirle ex novo o riconsiderarle, includendole nell’esperienza di ciascun cittadino.

CICLO ARCHITETTURA
Architettura nel Disegno per immaginare e costruire l’habitus che risiede nella mente dell’architetto 
A cura di Orazio Carpenzano, preside della Facoltà di Architettura, “Sapienza” Università di Roma


Prima di essere qualcosa di materiale, l’architettura è il frutto di un’attività intellettuale speculativa: è fatta di cose ideate grazie alla prefigurazione del progetto. Il grande Vincenzo Scamozzi precisa il rapporto tra ideazione, progetto ed esecuzione con magnifica chiarezza.  L’edificio è «un habito scientifico che risiede nella mente dell’architetto»; il ductus grafico progettuale è quella forma di pensiero attraverso cui egli immagina di comunicare e costruire ciò che ancora non c’è: il futuro.  L’architetto assume il disegno come struttura complessa e misteriosa di una grande interrogazione che tiene insieme la centralità del progettare componendo con il progettare teorizzando. Per questo chi disegna l’architettura è costretto a ragionare sul senso della “precisione descrittiva” e a imbattersi nell’inevitabile “labilità interpretativa” e a riflettere sull’ “approssimazione narrativa”.  

CICLO MERCATO DELL’ARTE
Passioni private. Vivere circondati dalla bellezza
Contesti del collezionismo a dialogo con antiquari ed esperti
A cura di Costantino D’Orazio, storico dell’arte
in collaborazione con l’Associazione Antiquari d’Italia


Il collezionismo privato da sempre è il motore che alimenta la produzione di opere d’arte destinate a cambiare il corso della storia: è il mercato che, in ogni epoca, ha saputo riconoscere gli artisti di maggior talento, che hanno poi avuto l’opportunità di realizzare grandi opere pubbliche. Partendo da questo presupposto, lo storico dell’arte Costantino D’Orazio incontrerà cinque antiquari, accompagnati da altrettanti esperti, per indagare alcuni percorsi del collezionismo, soffermandosi su storie ed esperienze che permetteranno di approfondire diversi contesti storici tra il XIII e il XIX secolo. Con Alessandra Di Castro e Franco Leone si esploreranno le arti decorative della Roma frequentata dai viaggiatori del Grand Tour, per poi immergersi nel mondo delle armi bianche in Europa con Gherardo Turchi e Glauco Angeletti; con Alessandro Cesati e Mario Scalini si approfondirà il collezionismo del ferro a partire dalla Collezione Pace, mentre Bruno Botticelli e Simone Chiarugi illustreranno la moda ottocentesca di ricostruire ambienti rinascimentali, soprattutto attraverso la raccolta di mobili intarsiati alla Certosina, per finire con l’arte dei manufatti laccati, in cui i Veneziani per secoli avevano maturato un’abilità pari agli artigiani cinesi, come racconteranno Tomaso Piva e Clara Santini.

CICLO UNA PIAZZA, TANTE STORIE
Una piazza, tante storie
A cura di Edith Gabrielli, direttrice VIVE - Vittoriano e Palazzo Venezia


Lo sapevate che l’area dell’odierna piazza Venezia rivestì un ruolo chiave nello scacchiere di Roma antica? Che lo sviluppo dell’area spetta ad alcuni pontefici, in particolare a Paolo II e Paolo III? O, ancora, che le stanze di Palazzo Venezia risuonarono della musica di Wolfgang Amadeus Mozart e di Gioacchino Rossini?
L’area di Piazza Venezia, il centro esatto della Roma moderna, la capitale d’Italia, costituisce il risultato di una complessa opera di stratificazione. La zona, dopo essersi configurata come una piazza quadrangolare intorno alla metà del Quattrocento, divenne nei secoli successivi il fulcro di un rigoglioso intreccio di protagonisti e attività, talora di natura urbanistica e architettonica, talaltra politica, sociale, religiosa, antropologica e artistica. 
Di qui l’idea di realizzare un ciclo di conferenze multidisciplinare, ove gli spettatori guardano la zona di piazza Venezia in età e da angolazioni ogni volta diverse. Emergono così volti, dinamiche e storie lungo un arco di tempo molto lungo, che dall’antichità giunge fin quasi ai nostri giorni, passando attraverso il Medioevo, il Rinascimento e l’età barocca.