CICLO: Il secondo millennio di Roma
RELATORE: Vincenzo Fiocchi Nicolai
DATA: Giovedì 20 febbraio, ore 18
L’impatto del cristianesimo sul paesaggio urbano di Roma fu piuttosto modesto prima della svolta costantiniana. La tomba di Pietro e i suoi più antichi apprestamenti monumentali, quella di Paolo, la memoria del III miglio della via Appia, dove i due apostoli erano venerati congiuntamente, le aree funerarie suburbane (catacombe, cimiteri all’aperto cielo) e i primi luoghi di culto all’interno della città, destinati alle riunioni liturgiche, delineano un nuovo paesaggio religioso “in controluce”, a fronte di una comunità che già in epoca neroniana era numericamente rilevante e che si era accresciuta notevolmente tra la fine del II e gli inizi del III secolo, come rivela, tra l’altro, la consistenza delle aree cimiteriali. L’attività caritativa della Chiesa nel territorio urbano, e probabilmente quella liturgica e pastorale, erano incardinate, già alla metà del III secolo, in una specifica divisione regionale (le sette regioni ecclesiastiche), parallela a quella augustea.