Porte della Libertà e dell’Unità

Inviato da editorveg il Mar, 11/23/2021 - 11:04
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Porte della Libertà e dell’Unità
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I monumentali accessi all’interno del Vittoriano sono decorati da sculture eseguite sotto la diretta supervisione di Giuseppe Sacconi

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La due porte si aprono al termine delle rampe di scale che si snodano dalla terrazza con l’Altare della Patria. In origine il loro nome era Porte dei Musei, in quanto davano accesso agli ambienti interni del Vittoriano destinati a ospitare appunto i musei. Oggi la porta a occidente è nota come Porta della Libertà; la porta a oriente come la Porta dell’Unità, in onore dei due valori guida del Monumento. 

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Entrambe presentano un ricco sistema di cornici scolpite in marmo botticino, con modanature, colonne scanalate e capitelli a volute ioniche e battenti in bronzo fusi nel 1914. Ciascuna porta è ornata alla sommità da una coppia di figure allegoriche, eseguite tra il 1900 e il 1905 sotto la diretta supervisione dell’architetto Giuseppe Sacconi. I battenti in bronzo sono stati fusi nel 1914.

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La Porta della Libertà mostra a sinistra La Rivoluzione e a destra La Guerra. Lo scultore romano Ettore Ferrari (1845-1929) raffigura La Rivoluzione come una donna nuda con il berretto frigio, i capelli sciolti e l’ascia nella mano, che si sta per alzare repentinamente. Il pugliese Eugenio Maccagnani (1852-1930) rappresenta La Guerra, una figura femminile seduta su uno scranno, con le armi militari romane, la lorica, cioè la corazza dei legionari, l’elmo con cresta e cimiero e lo scudo tondo chiamato ‘parma’.

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La Porta dell’Unità presenta a sinistra La Politica e a destra La Filosofia. Il marchigiano Nicola Cantalamessa Papotti (1831-1910) rappresenta La Politica come una donna seduta su una sedia curule, d’ispirazione classica, e tre attributi, la spada capovolta, simbolo di forza, il globo e il libro. La Filosofia di Eugenio Maccagnani è una figura femminile seduta su uno scranno, con il seno scoperto e la mano destra al mento. Guardando meglio l’acconciatura, si notano due piccole ali, che simboleggiano la libertà di pensiero. 

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