Un dipinto illumina sullo stato d’animo dell’autore proprio durante gli anni del primo conflitto mondiale
Dopo una prima formazione accademica a Brera, Anselmo Bucci (1887-1955) si trasferì a Parigi, dove espose giovanissimo nel 1907. Nella capitale francese venne in contatto con altri artisti come Severini, Modigliani, Picasso e Apollinaire. Allo scoppio della Prima guerra mondiale il pittore si arruolò nel "Battaglione Ciclisti" insieme ad alcuni pittori futuristi, come Umberto Boccioni. Questo dipinto si collega al periodo bellico in cui Bucci era a Venezia, tra il 1917 e il 1918 e la sua produzione artistica divenne un vero e proprio diario pittorico personale che lui stesso definì come "un fascio di impressioni acerbe schiette e tumultuose" che oscillava stilisticamente tra realismo e postimpressionismo, tra espressionismo e accademia.