Il corpo di un soldato italiano caduto nella Prima guerra mondiale e rimasto senza nome è custodito all’interno dell’Altare della Patria: l’Italia ricorda e onora così il sacrificio di tutti quanti hanno donato la vita in nome della sua libertà
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La Tomba, come indica l’iscrizione “IGNOTO MILITI”, è dedicata “AL MILITE IGNOTO”, ovvero a un soldato italiano non identificato morto nella prima guerra mondiale. Essa fu realizzata in obbedienza a una legge del 1921, che intendeva con questo singolo commemorare tutti i caduti della Grande Guerra.
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La salma, scelta tra undici da una donna triestina, Maria Bergamas, che aveva perso il figlio, venne trasferita a Roma in treno a velocità ridotta e di notte per consentire alla popolazione di renderle omaggio. La bara fu collocata nell’Altare della Patria il 4 novembre 1921, giorno dell’Unità Nazionale e festa delle Forze Armate Italiane.
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Sulla Tomba è deposta una corona di bronzo con l’iscrizione: “AI PRODI CADUTI NELLA GUERRA DI LIBERAZIONE LE DONNE D’ITALIA”; di fronte si trovano due bracieri nei quali arde una fiamma perenne. Su ciascuno si legge: “GLI ITALIANI ALL’ESTERO ALLA MADRE PATRIA” in ricordo delle donazioni fatte dagli emigrati italiani tra la fine del XIX e il XX secolo.
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