Roma tra passato e futuro

CICLO: Architettura nel Disegno per immaginare e costruire l’habitus che risiede nella mente dell’architetto - A cura di Orazio Carpenzano, preside della Facoltà di Architettura, “Sapienza” Università di Roma
RELATORE Massimiliano e Doriana Fuksas
DATA: giovedì 9 novembre, ore 18.00
LUOGO: Palazzo Venezia, Sala del Refettorio

Quando si comincia a lavorare, quando si è impegnati ad affrontare un nuovo progetto, noi partiamo sempre dall’osservazione della natura. 
Possono funzionare anche una grande alba, il mondo sottomarino, le nuvole che si spostano, i vulcani in eruzione o un corso d’acqua che si confonde in un deserto di rocce con il colore blu del cielo che modifica la profondità con la luce. 
Da alcuni dipinti nasce molta materia di lavoro. Dico dipingere, cosa diversa dal “disegnare architetture”. I disegni seguono il gesto, sono controllati proporzionalmente ad occhio. Nessuna delega per quel che riguarda la fase creativa. È fondamentale seguire tutto il processo dall’inizio per trasmettere concretamente quello che si ha in testa. 
Ai segni s’è aggiunta la modellazione. Si può, per esempio, partire da un parallelepipedo. E in quel caso ci si mette a spezzarlo, a bucarlo, a creargli dentro o intorno un vuoto, poi si interviene ancora per studiare il rapporto tra il volume rimasto e quello portato via. 
Puntualmente ci si trova a togliere, raramente ad aggiungere. Da tempo, a questi due momenti se n’è aggiunto un terzo che appartiene all’universo del computer e sfrutta le nuove tecnologie, ossia il disegno digitale. L’ingresso della virtualità nella progettualità dell’architettura è stata una rivoluzione paragonabile alla scoperta della prospettiva nella pittura. Permette di avere un pieno controllo sul progetto e di immaginarlo più compiutamente, prima che venga ultimato e assuma una forma definitiva. 
Questi tre “pezzi” del lavoro devono poi risultare completamente amalgamati fra loro. La pittura, il modello e la tecnologia virtuale sono tutti stimoli per arrivare all’architettura, sono tutti strumenti per far crescere la tensione. Perché non si potrà mai arrivare all’emozione se non cresce la tensione. 

Lo studio Fuksas, guidato da Massimiliano e Doriana Fuksas, è uno studio internazionale di architettura con sede a Roma, Parigi e Shenzhen. Lo studio ha all'attivo oltre 600 progetti ricevendo numerosi riconoscimenti internazionali, con uno staff di 170 professionisti.
Grazie alla continua ricerca e ad un approccio sempre rivolto all’innovazione, lo studio ha realizzato opere in tutto il mondo con un’attenzione continua alla sostenibilità e all’inclusività per un’architettura sempre più a misura d’uomo. 

Biografia Doriana Fuksas

Doriana Fuksas nasce a Roma, dove consegue la laurea in Storia dell’architettura moderna e contemporanea presso la “Sapienza” Università di Roma, successivamente si laurea in Architettura all’ESA -École Spéciale d'Architecture - di Parigi, Francia. Ha svolto attività didattiche presso il Dipartimento di Storia dell’Arte della Facoltà di Lettere e il Dipartimento di Industrial Design ITACA dell'Università “Sapienza” di Roma. Dal 1985 collabora con Massimiliano Fuksas e dal 1997 è responsabile di “Fuksas Design”. Nel 2000 per la “VII Mostra Internazionale di Architettura di Venezia”: “Less Aesthetics, More Ethics”, ha curato quattro “Progetti Speciali”: Jean Prouvé, Jean Maneval, il Padiglione della Pace e dell’Architettura degli Spazi e la sezione dedicata all’arte contemporanea. Nel 2002 è insignita dell’onorificenza di Officier de l’Ordre des Arts et des Lettres de la République Française. Dal 2014 al 2015, Doriana Fuksas cura la rubrica di Design del quotidiano italiano "La Repubblica". Nel 2020 è stata insignita dell'onorificenza Chevalier de l’Ordre de La Légion d’honneur Française. 

Biografia Massimiliano Fuksas

Di origini lituane, Massimiliano Fuksas nasce a Roma nel 1944. 
Consegue la laurea in Architettura presso la “Sapienza” Università di Roma nel 1969 e fin dagli anni '80 è tra i principali protagonisti della scena architettonica contemporanea.  Dal 1994 al 1997 è membro della Commissione Urbanistica di Berlino e Salisburgo.  Dal 1998 al 2000 è Direttore della “VII Mostra Internazionale di Architettura di Venezia”: “LessAesthetics, More Ethics”.  
Dal 2000 al 2015 Massimiliano Fuksas è autore della rubrica di architettura, fondata da Bruno Zevi, del settimanale italiano "L'Espresso" e dal 2014 al 2015, insieme a Doriana Fuksas, cura la rubrica di Design del quotidiano italiano "La Repubblica". E’ stato visiting professor in varie università internazionali tra cui la Columbia University di New York, la École Spéciale d'Architecture di Parigi, la  Akademie der Bildenden Künste di Vienna, la Staatliche Akademie der Bildenden Künste di Stoccarda. Nel suo lavoro Massimiliano Fuksas ha sempre dedicato una particolare attenzione all’analisi dei problemi urbani e delle grandi aree metropolitane, con uno sguardo sempre rivolto all’innovazione.