Con l’inserimento tra le biblioteche pubbliche statali, la BiASA si apre a un pubblico più vasto
Mentre si procedeva all’incremento delle raccolte librarie, i compiti e le finalità della Biblioteca andarono sviluppandosi in modo autonomo e peculiare rispetto a quelli dell’INASA. Se l’INASA andò configurandosi come centro di coordinamento e la promozione della ricerca, la BIASA si concentrò come centro di documentazione nel campo dell'archeologia, della storia dell'arte, dell'architettura e delle arti decorative, rivolto sia agli specialisti, sia al pubblico più vasto, studenti compresi.
La nuova connotazione assunta dalla Biblioteca venne formalizzata nel 1967 con l’inserimento tra le biblioteche pubbliche statali, che nel 1975 entrarono a far parte del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali.
Nel 1995, la denominazione di Biblioteca dell'Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell'Arte venne sostituita con l’attuale di Biblioteca di Archeologia e Storia dell'Arte.
L'attuale denominazione nel logo della BiASA