Fondo Attilio Rossi

Inviato da editorveg il Mar, 12/21/2021 - 15:54
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La raccolta di questo raffinato storico dell’arte del XX secolo include un esemplare de La Gerusalemme liberata di Torquato Tasso illustrata da incisioni di Giovanni Battista Piazzetta 

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Attilio Rossi (1875-1966) è stato uno storico dell’arte e funzionario della tutela. Originario di Castel Madama, fu dirigente presso la Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti dove espletò importanti incarichi, quale direttore della Regia Calcografia e direttore di Villa d’Este; fu anche autore di articoli di carattere storico artistico e di piccole monografie su Tivoli e sulla stessa Villa d’Este. Egli fu inoltre un raffinato bibliofilo: la sua biblioteca privata abbondava di edizioni pregiate, riccamente illustrate, con copie in perfetto stato di conservazione dalle eleganti legature.

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La Gerusalemme liberata di Torquato Tasso illustrata da Giovanni Battista Piazzetta, edita nel 1745

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Il suo fondo è giunto alla BiASA nel 1966, per lascito testamentario dello stesso Rossi. La sua consistenza è di 5236 volumi, in prevalenza opere monografiche e periodici relativi alla storia dell’arte, all’archeologia, al costume popolare e al folklore. Va segnalata inoltre la presenza di un vasto settore di classici greci e latini in edizioni antiche, di alcuni testi di letteratura tedesca e inglese, di letteratura italiana e ancor più spesso francese. Si segnalano una preziosa edizione illustrata del XVI secolo delle Metamorfosi di Ovidio, tre edizioni arricchite da rami o xilografie de L’Orlando Furioso, uno splendido esemplare de La Gerusalemme liberata di Torquato Tasso illustrata da Gianbattista Piazzetta. 

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La Gerusalemme liberata di Torquato Tasso illustrata da Giovanni Battista Piazzetta, edita nel 1745

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Inoltre si ricorda un piccolo settore di opere di letteratura francese costituito da edizioni illustrate dell’Ottocento e dei primi decenni del Novecento, con edizioni di lusso a tiratura limitata, illustrate da professionisti della decorazione del libro (Grandville, Brunelleschi, Nielsen): esse furono probabilmente acquistate da Attilio Rossi nel suo soggiorno parigino degli anni 1930-1938, durante il quale fu sicuramente a contatto con gli ambienti culturali della capitale francese.

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Les fleurs animées di J.-J. Grandville, con l'introduzione di Alph. Karr, edito nel 1867

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Il fondo è conservato nella sua integrità presso la Crociera e contrassegnato con la collocazione “Dono Rossi”, seguita da un numero progressivo per formato. 

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